No limits

Questi nani miracolosi, che se gli presti poca attenzione mentre sei preso da 120 faccende sono incredibilmente difficili da gestire, ma se ti fermi e li guardi bene dritto negli occhi mentre ti parlano ti catapultano in un mondo diverso, tipo Alice nel paese delle meraviglie.

Capita che a 28 mesi appena compiuti, con la precisione di un professore di italiano (che ha però studiato BENE la dizione) ti dica: “io mi sono organizzato, ora faccio le capitombole” (=capriole).

Per il mio nano molte espressioni che al padre restano ancora oscure, non hanno più segreti, di pronuncia ma soprattutto di associazione di significato.

Entrano con orgoglio nel vocabolario:

*a pancia sotto*

*maniglia e manico*

*campanaro*

*palombaro*

*sabbioso*

*pomodoro* ( che fino a poco tempo fa era Bombindando)

Presto nuovi aggiornamenti.

Sandra

Con calma

Ho completato il raccolto.

Mondato, selezionato e ripulito.

Fatto tutto con cura e senza fretta.

Ora attendo il risultato e nel frattempo respiro profondamente e lentamente.

Sono pronta ad offrire a chi ne avesse bisogno quel poco in più che ho imparato in questi giorni. L’unione continua a fare la forza.

Buon week end a tutti.

Sandra

Ripartire è un pò morire, un pò rinascere.

E’ passata una settimana dal terremoto a L’Aquila; qualche settimana in più dall’inizio del calvario per Kikki e la sua famiglia; qualche anno, una vita intera, per chi affolla i corridoi di quegli stessi ospedali ed io non so nemmeno esistano.

Io soffro oggi, ho sofferto ieri, soffrirò ancora, orientando la mia pena su quel che conosco e dimenticando, un pò troppo spesso, che questo mondo è fatto soprattutto di gente che soffre e che io non conosco. Forse lo dimentico, lo dimentichiamo perchè ad un certo punto, da qualche parte, bisogna pure ripartire. Per noi, per dare un senso alla nostra vita, perchè averne rispetto vuol dire viverla. E spegnersi ne è invece la negazione. Così, dopo aver rifiutato fortemente i tentativi di chi mi spingeva a mettere un piede davanti all’altro e percorrere una strada, qualunque fosse, invece che restare ferma a settimane fa, ora ci provo. Un passo per volta, per provare ad indovinare quale direzione prendere perchè mi porti, spero, verso quelle persone che voglio aiutare. Per loro, ma soprattutto per me.

Sandra

Ho visto cose…

…che davvero non avrei mai potuto immaginare!

Un uomo 65enne, col bastone, camminare sul ponte tibetano, ma un ponte vero, di quelli che se metti il piede al posto sbagliato vai in acqua e tanti saluti!

Una donna 59enne volare sull’aeroplanino, su e giù, su e giù dimenticando di avere in mano dello zucchero filato, che dopo il giro intorno alla terra, ha ritrovato quasi intatto nei capelli della figlia che ha assunto, così, una fantastica pettinatura cotonata stile anni ’80.

Giovani (?) genitori affrontare un tortuoso percorso in canoa, stringendo forte forte il loro unico nano  per evitare che si bagnasse durante l’avventura e all’arrivo scoprirli fradici, tutti e 3. A marzo. Di sera . Dieci gradi.

Sono davvero molteplici i sacrifici che una famiglia affronta per il bene e il divertimento di un bambino.

In fin dei conti io sono solo tornata a casa col cappotto cristallizzato dallo zucchero filato, i capelli scolpiti dal suddetto zucchero e i vestiti bagnati.

I nonni sono solo tornati a casa meravigliati del fatto che, quando si avvicinavano alla giostra di turno, chiunque chiedesse loro: ma voi salite?? Eppure hanno superato coraggiose prove di abilità!

E il nano? Si è divertito? Eh…crediamo di si..eppure mai, dico mai, ho visto qualcuno andare al luna park mantenendo un contegno ed una serietà degne della Regina d’inghilterra. Mai un sorriso..

Forse con una combriccola simile, per il nano c’era poco da ridere..

 Sandra

Gelosia..è come la pazzia!

Che sorpresa ieri sera!

Avevamo organizzato una serata cinema di quelle che..non puoi cambiare idea nemmeno per gravi motivi perchè ormai è deciso, favorevoli congiunzioni astrali ci hanno aiutato a coordinare tutto, orari, esigenze, nani! Insomma…si va..anche se da più di qualche fonte abbiamo saputo che il film che andavamo a vedere non sarebbe stato questo gran spettacolo. Così, rassegnati al nostro destino, cerchiamo di consolarci anticipando l’appuntamento in orario che ci consentisse di cenare, riempirci il pancino e conciliare il sonno che ci stava aspettando sulle comodissime poltroncine del multisala. Terry ci teneva particolarmente a predisposrsi per il sonno, così ha ordinato un panino con la parmigiana di melanzane in cui ha spalmato anche la maionese. Ha uno stomaco coi controfiocchi.

Ma non divaghiamo..

Ragazzi la morale è che IAGO è stato uno spoettacolo inaspettato perchè, convinti di vedere una roba schifida, ci ha invece presi e convinti tutti. Pensate che sono rimasti svegli anche i due quasi genitori che sono venuti alla serata solo per compagnia visto che non vanno al cinema dai tempi di E.T. Bello! Confesso che avevo quasi paura a dire ai miei amici che a me era piaciuto; ero certa mi avrebbero derisa e sbeffeggiata…e invece! Avremmo tutti scelto un altro attore di colore per interpretare Otello, ma a parte questo dettaglio, promossi a pieni voti Vaporidis, Chiatti, tutti gli attori, i costumisti (il film  è ambientato nei giorni nostri ma è uan continua citazione dei tempi dell’originale Otello) e il regista.

E prima di salutarvi….vi faccio vedere due foto, ivniate da Terry relative a due sue creazioni del passato. Insomma Terry fotografa tutte le sue opere in cucina…io o dimentico la macchinetta fotografica, o mi ricordo di scattare quando il piatto è vuoto…nessuno è perfetto 🙂

Ecco la pizza SOLELUNA

soleluna

e l’omaggio alle donne per la festa di domani; uno “zuccotto” mimosa:

mimosa

Io oggi sono sola e… tanto per non perdere le abitudini infrasettimanali, da sola a pranzo. Ho scongelato una fetta di lasagna bianca…tristessssssssssaaaaaaaaaaaaaa

Sandra

31 salva tutti!

Tutto a posto, ragazzi; non ci sono stati morti nè feriti. E’ andato tutto liscio e la lasagna, devo essere onesta, non era niente male. Sarà che ci ho messo tanta di quella roba che il palato era confuso dall’abbondanza.

Le mie cavie sono state solo due, magari prossimamente Terry, che già è capitato commentasse in questo blog, deciderà di farci un salto e dare la sua testimonianza diretta.

Quindi caro Maurizio…c’è da preoccuparsi, perchè se non è stata la mia lasagna a mietere vittime a Napoli..c’è qualcun altro in città che si è cimentato e ha danneggiato la salute altrui, aiuto!

E dopo questa serata a favore di sovrappeso, colesterolo alto, fegato appesantito, urge penitenza. Per almeno due mesi. Ditelo voi a mia madre, che ieri sera si è presentata con un vassoio di profitteroles che scoppiavano di crema pasticcera e affogavano nel cioccolato

P.S. l’unico veramente saggio quella sera è stato il nano, che, mentre noi 4 commensali ci scofanavamo lasagna e torta portata dai mei ospiti (ipercalorica fatta di cioccolato, noci, burro e altri amici del diavolo) ha ignorato la tavola e si è lanciato avati e ‘ndrio per il corridoio battezzando Paolo e Terry : “Tom e Gerry” 🙂

Momenti indimenticabili!

Buon lunedì, amici!

Sandra

Pensieri innevati

A metà febbraio, quando avevamo quasi rinunciato ad avere temperature veramente invernali, ad un passo dall’inizio della primavera… ZAC!

Arriva il gelo e quasi ovunque la neve, anche al sud! Anche in Puglia! Non posso dire anche a Napoli perchè quella che è caduta non si può esattamente definire neve….qualche cristallo microscopico che faceva in tempo a poggiarsi sul parabrezza della macchina per lasciarsi guardare e poi sciogliersi. Ma il Vesuvio è pieno pieno di neve e in una giornata tersa e luminosa come oggi la visione, venendo in radio, è davvero piacevole..soprattutto perchè mentre lo guardo sono ai Tropici, grazie al riscaldamento a palla 🙂

Ok, meteo a parte ho appena saputo che, dopo essermi organizzata per benino, aver previsto tutti i dettagli, fatto uno schema mentale riguardo la spesa,  i ritmi di frittura, gli orari le pulizie ecc…i miei ospiti di sabato, che davano per certa la loro presenza da un mese, mi bidonano.

E mò?

E mò..faccio comunque la lasagna e trovo nuovi ospiti…o cavie.

Sandra

…ha un psssssssss nella gomma

Si, infatti ce l’ha.

D’altronde lo avevo previsto quando ho scritto il post precedente.

Scrivo qui perchè penso che molti dei visitatori del blog non vadano a leggersi tutti i commenti.

Le vostre riflessioni sono tutte condivisibili e più che valide. Dico che prima o poi vorrei essere un capo e giustamente il commento comune è che non è per niente facile , che le responsabilità ti cambiano ed essere amabile e amichevole con i tuoi “sottoposti” sia praticamente un’utopia. Concordo. Ma d’altronde nel mio pensiero ho incluso che la filosofia dell’azienda, i limiti posti da essa, le condizioni base alle quali è necessario che chiunque si adegui, erano date per scontate; e chiaramente tra queste posso essercene alcune non del tutto digeribili, non ideali, insomma. Ma il lavoro è lavoro: anche quando fai quello dei tuoi sogni non è mai come andare al lunapark.

Se questo è chiaro per tutti, allora io credo si possa parlare di come fare il capo.

Un capo che poi, come ci ricorda Chicca, avrà sicuramente qualche collaboratore che gli sta sulle scatole, ma a me piace il detto: patti chiari amicizia lunga.

Se avete capito che io sogni un ufficio tutto profumato di rose, con musica new age, fatto di abbracci e sguardi pieni d’intesa….mi avete fraintesa 🙂

Venite a lavorare con me e dovrete essere puntuali, efficienti e onesti ( leggi: se fate un errore ditelo sinceramente e nessuno vi lincerà; inventatevi, invece, una scusa e perderete la mia stima e considerazione); io vi offrirò ascolto sempre, considerazione per la vostra persona e per la vostra intelligenza che potrebbe suggerire nuovi percorsi, non dimenticherò mai che siete persone, con una vita anche fuori di qui che merita tempo e attenzione, e terrò ben presente come vorrei essere trattata io dal mio capo.

Io credo che questo sia possibile, ma richiede impegno. Essere un capo non è facile, essere un capo giusto lo è anche di meno.

Sandra