quasi felice

E’ arrivato il giorno.
Ho eliminato la polvere per benino.
Ho scostato la tenda e aperto le finestre.
E come spesso accade in questi casi la luce nuova mi ha permesso di vedere che non era tutto grigio, ma solo in ombra.
Non c’è quasi più ombra qui da me.
Forse è questo anticipo di primavera, forse è che all’improvviso mi sento meglio, fisicamente e moralmente.
Oggi mi sono emozionata, ho parlato, ascoltato, osservato, imparato tantissimo: che la vita non è mai come la programmi, che il tempo segna non solo la faccia e spesso quel che lascia non è esattamente ciò che avresti voluto 10 anni fa, ma che forse non ha nemmeno senso ripensare a 10 anni fa.
Se oggi siamo insieme non è già meraviglioso così?
Ho guardato in fondo in fondo a degli occhi belli e un pò tristi, più consapevoli e anche un pò delusi, avrei voluto che gli abbracci durassero di più di quell’attimo comunque lunghissimo in cui ci siamo parlati senza parole.
In quello che ho scritto non c’è tutto quello che avrei voluto, me lo tengo stretto ancora un pò…
..oggi sono quasi felice.

Sandra

Sarò Creativa

11 aprile 2010, ore 17-20.
Inizia l’ultima diretta del week end prima di aprire un nuovo capitolo della mia vita. Quello che sto per chiudere è fatto di una famiglia di 3 persone. Presto saremo in 4 e tra qualche tempo farò fatica a ricordare com’era vivere senza la creatura che oggi ancora non conosco ma che sto aspettando con ansia e curiosità si affacci al mondo lasciando la sua piscina nel mio corpo.
Spero che oggi siate in tanti all’ascolto così che possa salutare la maggior parte di voi, visto che prevedo di essere, per le prossime settimane, un pò impegnata. Diciamo….abbastanza impegnata da non ruscire a seguire blog o altri mezzi di comunicazione moderni 🙂
E con questa ultima affermazione mi merito anche il commento: ” va bè, Sandra, non è che ultimamente tu sia molto presente”. Avete ragione…ma spero che anche questo cambi, in futuro. Sono troppo ottimista? Se oggi sono impegnata domani potrà solo essere peggio avendo due nani in casa invece di uno?? Gulp…non mi terrorizzate, su!!
Torniamo alla mia vacanza “creativa”.
Sarò lontana dalla diretta solo per poco, tutto sommato. Non posso darvi una data certa di ritorno in onda, ma penso che farete a meno della mia voce solo qualche settimana.
Per cui…fate i bravi, vi penserò e comunque qualche puntatina la farò sicuramente appena potrò e soprattutto appena riuscirò a prendere aria dalla mia apnea familiare 🙂
Grazie dell’affetto e del sostegno che mi date e che avverto forte.
Vi abbraccio.

Sandra

Così incinta…

…non lo sono mai stata.
Perchè è vero che ho già un fantastico nano di 3 anni e passa, ma lui a questa epoca di gravidanza era già nato e non proprio perchè lo avesse deciso lui, quanto piuttosto una criminale di ginecologa che non aveva intenzione di essere reperibile ogni giorno delle feste di quel Natale, per cui programmò per benino tutto affinchè due neogenitori come eravamo io e il Capitano credessero che era assolutamente necessario intervenire con un taglio cesareo. Che naturalmente ci fu, 3 settimane prima del dovuto. E di quell’episodio porto cicatrici di cui una sola visibile sul corpo.
Il mio cucciolo, appena venuto alla luce, fu preso, allontanato, tenuto da solo in una culletta per essere stabilizzato perchè, mentre la dottoressa preparava i bagagli per le sue vacanze, lui aveva difficoltà respiratorie e senza nemmeno sentire un attimo l’odore di sua madre o le mani di suo padre, fu trasferito in un’altra struttura, in Terapia intensiva neonatale, dove trascorse il suo primo giorno, il suo primo Natale, il suo inizio di vita, i suoi primi 10 interminabili giorni.
Infiniti minuti, ore, giorni, di dolore dentro e fuori il corpo nostro e suo.
Da allora tante cose sono successe. Una lunga strada è stata percorsa dai componenti di questa famiglia, io in prima fila. Tanti tasselli sono stati messi al loro posto. Si è studiato e letto molto e cercato un modo e degli strumenti concreti e virtuali per convertire l’iniziale desiderio di rivalsa in energia posivìtiva da sfruttare al momento giusto.
Mai stata così incinta perchè questa gravidanza è mia, è nostra; questa bambina che ancora per qualche giorno nuoterà dentro di me, nascerà quando lo vorrà, nel modo più naturale possibile, rispettata, lei e sua madre, senza che mani estranee possano invadere, inquinare, decidere, appropriarsi. Così aspettiamo.
E se un pò di paura immagino sia normale per ogni donna che sa che presto dovrà misurarsi col suo peronale limite fisico, toccare il dolore al massimo della sua espressione, forse il desiderio di conoscere questa creatura, forse l’incoscienza, forse la voglia di mettermi alla prova come bis-mamma, non mi fanno avvertire la paura come prima emozione. Probabilmente avrò tempo di ricredermi 🙂

Insomma questa Pasqua ha in sè il dolore di molti, lo sgomento della sorpresa, il segno di ferite di fronte alle quali non ci siamo saputi difendere, ma in certi casi anche la speranza, che domani non sarà così, o almeno non sempre.
Qualunque sia la vostra Pasqua, tanti auguri amici. Io cercherò dentro me un equilibrio per accogliere la mia piccola come è giusto che sia, per darle un inizio degno e rispettoso della vita, ma al tempo stesso non perderò il contatto con chi ha bisogno di sapere che in questo mondo non è vero che esiste solo l’indifferenza.
E perdonatemi, ma ho proprio bisogno di dire che, di fronte a tutto questo, il resto è davvero nulla. Ora conta la vita, quella che pulsa, di fronte a cui ci specchiamo ogni giorno e che non brilla di luci finte e di paillettes.
Il resto è il contorno, senza cui forse non compriamo da mangiare, ma che non riesce più a nutrire le nostre anime.
Buona Pasqua di emozioni.

Sandra

Ma è un errore?

….ero qui, nella parte “gestionale” del blog, che cercavo l’ispirazione per scrivere un post e confessare che…boh..forse essere abitata da una bimba quasi pronta a venire alla luce se è vero che accelera certi pensieri e percezioni ne rallenta decisamente altri per cui mi rendo conto di essere un pò troppo assente da qui. E con un certo dispiacere. Ma è un pò come quando devi accettare che allo specchio sia spuntato un capello bianco che ieri non c’era. Ecco…ero qui, con questo leggero disagio, pronta a scusarmi, e ho scoperto che oggi, proprio oggi, il blog ha raggiunto in sui record di visite giornaliere. Oh..non vi aspettate si tratti di numeri con chissà che zeri…ma credetemi è una cifra mai vista prima, per il blog poco aggiornato di una speaker/donna/mamma nemmeno troppo pubblicizzato e di certo dai contenuti non così furbi da portare qui chiunque. Insomma, grazie per le quasi 400 visite di oggi.
Emmm…sono un pò imbarazzata…
Mi sa che devo come minimo rimboccarmi le maniche..

Sandra

E quasi alla fine…

…come previsto, la decisione non è della mamma, non è del papà, ma è del fratellino maggiore che ha stabilito che la sorellina avrà due nomi.
Uno, quello da lui adorato, preferito e per sempre associato a questa entità che abita la pancia materna pur non essendosi ancora manifestata (secondo lui, perchè io invece conosco bene i suoi calcioni) è GRETEL! D’altronde lui ama farsi chiamare Hansel.
Non è chiaro quanto possa essere orgoglioso il padre, che nella favola abbandona per ben due volte la prole nel bosco.
L’altro nome, quello che abbiamo pregato Alessio di scegliere perchè non tutti additassero il padre per abbandono di minori, sarà NOEMI.
Ora lo sapete. 🙂

Sandra

Avete ragione…

…è iniziato il 2010, sono stata da Babbo Natale e, diciamolo pure, non è un privilegio di cui possono godere tutti, ed io non ho ancora riportato nulla.
Bè, sappiate che…ha capelli e barba lunghissima bianca e riccioluta, occhi azzurri e uno strano accento del Nord Italia, non più di 40 anni e quando le renne sono troppo stanche gira il mondo in lambretta….
Emmm…forse non è proprio così che me lo aspettavo, ma non mi metto a fare la schizzinosa pensando al timore prima e alla meraviglia poi negli occhi e nel cuore del nano. Nascosto dietro di noi, come un’ombra timida, che se avesse potuto sarebbe diventato trasparente, difficile anche trovarlo, in certi momenti; poi,quando arriva lui, il suo grande amico, l’omone bianco che porta giocattoli e dolci (sorvolerei sulla qualità delle caramelle che tirava fuori dal suo sacco) ecco che il mio ometto vuole seguirlo, non dargli tregua, ovunque, sempre in prima fila, e spiegargli che “noi veniamo da lontano e che la nostra casa è a Napoli perchè le case non si muovono: sono immobili!” 😀 Babbo Natale ha potuto anche godere di una performance dedicata di Auguri di Buon Natale e Jingle Bells. E Babbo si è sciolto e lo ha abbracciato quando Alessio gli ha fatto gli auguri di buon anno. Alcune delle scene che vi ho appena raccontato, per quanto realmente accadute, sono immaginate anche dalla sottoscritta, visto che il mio breve viaggio è stato allietato dall’arrivo di un simpatico virus intestinale che mi ha bloccata per un giorno intero, ma siccome non ci facciamo mancare nulla, la verità è che babbone Natalone lo abbiamo incontrato ben due volte e la prima..c’ero che io! Forse ciò che ricorderò con maggiore emozione, ma non saprei se mista ad incredulità, a incomprensione…è la mezzanotte del 31 dicembre, a Riva del Garda, paesino delizioso, dove non ho sentito nemmeno per sbaglio il rumore di un fuoco sparato, una luce più forte, un bagliore a squarciare il cielo di notte. Mentre contemporaneamente a Napoli, Roma e in molti altri luoghi d’italia e del mondo era difficile parlarsi e sentirsi. Il nano dormiva placido nel letto e noi, in bicchieri di plastica, abbiamo brindato a questo nuovo e, sicuramente, proficuo anno, con champagne e coca cola. Prosit!
Sandra

E se…

…facessi un salto nella casa di vacanza di Babbo Natale?
Pare che dopo le fatiche del 25 notte vada a riposarsi in una graziosa dimora, insieme a sua moglie Natalina e tutti gli elfi, dalle parti di Riva del Garda; così mi sono detta: perchè non andare a trovarlo? Quindi io, il nano, il Capitano (e immagino qualche altro centinaio di famiglie che approderanno in zona) abbiamo pensato di farci un giro. Magari riusciamo a sederci sulle sue gambe, come si vede nei film, guardarlo negli occhi per poter dire a tutti: “Hai visto che esiste? Lo dicevo io!!!” Il nano di sicuro gli chiederà come mai, quando lo ha visto la notte di Natale in casa nostra, non si è girato a fargli ciao e poi gli farà mille complimenti per la luminosissima e modernissima slitta che lo ha fatto atterrare sul nostro balcone e ha visto coi suoi vivacissimi occhietti! Il Capitano..non so..forse approfitterà per anticiparsi chiedendo, per il prossimo anno, la Play-station che io non permetto che varchi la soglia di casa.
Insomma, se nei prossimi giorni vi chiederete dove siamo, la risposta sarà: in Nord Italia, sperando di non morire assiderati, a brindare al nuovo anno e, prometto, a riservare un pensierino a tutti, anche a chi fa sempre un salto qui perchè, anche solo per due minuti di lettura, si sente a casa.
Buon anno, amici miei.
Il prossimo post sarà targato 2010.

Sandra

Natale è Natale

Quando arriva sei ancora preso a pensare ai preparativi che ti scappa dalle mani.
A tutti voi cari auguri di Buon Natale, o almeno decente.
E che questo anno che sta finendo lasci spazio e periodi migliori di questi ultimi che tanti di noi hanno vissuto con una certa difficoltà.

Abbracci caldi.

Sandra

Come quando…

..dopo anni di onorata carriera arrivi sull’uscio della porta e rovistare per interminabili minuti non ti aiuta a trovare le chiavi di casa perchè LE HAI PERSE! E proprio non sai come!
Ripercorri con la mente tutti gli ultimi movimenti e vai sempre più indietro e rifai il passaggio cento volte perchè qualcosa ti sfugge e non sai davvero spiegartelo! Tra l’altro ti scappa la pipì e non è una bella sensazione! Dietro 10 cm scarsi di porta c’è casa tua, il posto in cui ti senti sicuro, puoi mettere le pantofole bucate a cui sei tanto affezionata, abbandonarti in un pigiamone castigatissimo e infilarti pure un maglione di pile. Puoi…..no..non puoi! Potresti! Se trovassi le chiavi! MA NON LE TROVI!
Attimi di panico abbastanza ben gestito che ti fanno chiarire che è giunto il momento di non insultarsi più e di chiedere impunemente aiuto. Chiamo i carabinieri, i vigili del fuoco, perchè nessuno ha un doppione delle mie chiavi ACCIDENTI! Così chiamo…ma i miei ipotetici salvatori forse sono in vacanza, forse hanno troppe chiamate e hanno messo il telefono fuori posto, forse stanno mangiando la pizza ridendo di chi potrebbe avere bisogno di aiuto per entrare in casa propria! 🙁 Sigh..che serataccia!
Insisto! provo con una forcina pe rcapelli, provo con la carta megnetica, nei film funziona, provo anche a fare una preghierina…ma alla fine sono costretta a chiedere ospitalità altrove.
E passano i giorni, e penso a chi, in quella casa è rimasto intrappolato, e si sente abbandonato dalla padrona, come se si fosse semplicemente dimenticata, voltata per andarsene e non tornare più. Che spiacevole sensazione deve essere e che frustrazione per me sapere che non è affatto così.
Ma no può piovere per sempre, no? Così, all’improvviso, come l’arcobaleno all’orizzonte, il mio salvatore giunge a porgermi la soluzione e torna il sereno!

Amici, scusate la mia assenza, vi prego! Avevo smarrito la password del blog e solo ora, il mio amministratore nonchè fratello, mi ha confessato che per qui pro quo internautici, me l’aveva cambiata (creando il panico).
Sono qui! Senza più forcine per capelli, ma tanto non le uso, e con tutta l’intenzione di recuperare!
🙂
Sandra