cosa c’è

e così anche questo Natale è arrivato. Mi sono accorta che si avvicinava solo pochi giorni fa, quando la temperature ha iniziato a scendere.
Sono le 17.32, sono in diretta. Poche ore e inizierà il cenone a casa mia, nelle case di molti, certo non di tutti.
Che posso dire? Posso dire di non essere felice? Posso dire di non avere tutto ciò che si può desiderare di essenziale? Posso forse affermare che la vita con me sia stata avara? No, non posso dirlo. Non posso osare nemmeno pensarlo.
Forse è per questo che mi sento tanto in colpa al pensiero che vivo ogni giorno con queste ombre sul cuore. Una specie di latente insoddisfazione, una tristezza. Cos’è?
Cosa voglio?
Perchè mi sono detta: se c’è qualcosa che non va mettiamola a fuoco così proviamo a cambiare le cose e ad avvicinarci pian piano alla serenità. Ma non so capire dove sia il problema. Solo una cosa ho capito: ho bisogno di parlare con qualcuno. Vorrei tanto qualcuno che mi ascoltasse sincero.
Qualcuno che non vedesse come sono o non sono fuori, non vedesse cosa faccio nella vita, che non si facesse condizionare da nulla. Che ascoltasse e basta. Che sospendesse il giudizio come ho imparato fare io qualche anno fa e che di ogni domanda che mi ponesse volesse sentire davvero la risposta.

Ma oggi abbiamo tutti troppi problemi e pensieri. Vogliamo comprensione ma non abbiamo risorse per gli altri.
Così mi accorgo che…se non ho nessuno che ascolta smetto anche di parlare. Chi l’avrebbe mai detto.

Buon Natale.

Sandra