Il mio calice alto…

…rivolto a tutto quel che vola via per lasciare spazio al nuovo.

Alzerò il calice in segno di rispetto e ringraziamento, berrò poco, come mia abitudine, ma mi prenderò qualche istante, mentre tutti gli altri si abbracceranno, perchè la mia mente voli dove il mio fisico non sarà.

Farò un salto a Lecce, a Torre del Greco, a Bari, nella provincia di Potenza ed in quella di Foggia, volerò fino all’ Argentina, per abbracciarvi un istante; poi tornerò a Napoli, dai  miei genitori, andrò a Roma, dall’altra metà della mia famiglia, sarò dai miei amici, e con qualcuno in particolare, stringerò mani, guarderò occhi, forse piangerò un pò perchè mi accorgerò che la mia voce, stanotte, non arriverà dove vorrei.

Così anche quest’anno mi sarò fatta fregare. Perchè questa non è poi una notte diversa dalle altre, il nostro tempo non cambia tra qualche ora; ma esistono poche, pochissime occasioni in cui tutto il mondo  prova contemporaneamente  ( fuso orario permettendo) sensazioni simili. Mi lascerò fregare anche questa volta. D’altronde io ormai lo so: il mio cuore non è fatto solo per battere.

Auguri a tutti voi.

E se domattina proprio non avrete voglia di dormire, vi aspetto in radio: sarò in onda a partire dalle 10.

Sandra

C’è bisogno di te

E adesso mio caro Gesù c’è bisogno di te, oggi che

qualcuno se ne va senza aver salutato,

qualcuno non verrà perchè la vita gli ha cambiato programma inavvertitamente,

c’è chi si è svegliato e guardando fuori ha notato che è ancora tutto uguale, il miracolo non è avvenuto,

quei rumori non sono fuochi d’artificio, ma fuochi sulla testa,

mi ricordo di te così poco e solo per chiederti aiuto,

qualche mamma si chiede se ha fatto bene il suo lavoro e qualche figlia pensa che non poteva fare meglio,

qualcuno non riesce proprio a volersi bene,

qualcuno non riesce proprio a non voler bene.

C’è bisogno di te, anche se lo so che ci sei già.

C’è bisogno di ascoltarti, per imparare a vivere, accettando quel che viene.

Io non sono molto brava ad accettare le cose con serenità. Quindi ho un gran lavoro da fare. Se mi dai una mano, questa volta prometto che mi impegno di più…

Sandra

Battute finali…

…di un anno che non mi viene molto facile definire.

Intanto sappiate che ho trascorso la Vigilia di Natale più bella che possa ricordare. Con quel pedale sempre accelerato che mi caratterizza nel mese di dicembre, la voglia di fare che mi manca in tante altre occasioni, l’entusiasmo bambino che poi proprio in un bambino ha chiuso il suo cerchio.

Ancora una volta: benvenuto Gesù bambino.

Quanto hai ragione, mio caro Gesù. Su tutto, non c’è che dire, ma senza alcun desiderio di avere risposte hai sen’zaltro ragione quando dici che i bambini sono la verità.

Io ho la fortuna di avere un bimbo che da poco ha compiuto due anni e questo è stato il suo primo Natale un pò più consapevole. Ha visto Babbo Natale, che, dato il sonno del cucciolo, è stato tanto generoso da passare da noi un pò prima della mezzanotte, e dopo ha personalizzato la classica processione facendo una corsa verso il mini presepe per collocare il bambinello. Ha fatto tutto con estrema naturalezza e rispetto, e non grazie ai genitori, visto che non abbiamo dedicato troppo tempo a spiegargli tutta la questione.

Insomma, per la prima volta non ho avvertito quel senso di strana delusione che provo sempre alla fine della Vigilia di Natale.

Il seguito, ovvero il nano influenzato ancora oggi, sono poca cosa, perchè il buon sapore è rimasto, intatto.

Alla fine di un anno i più ” spiritosi” dicono : “e pure quest’anno ce lo siamo tolti dalle p****!”

Ma perchè? Che fretta avete di lasciarvi alle spalle il vostro tempo? Non capisco…

E per i bilanci e i buoni propositi..aspetto ancora un pò. Non voglio sprecare il presente.

Sandra

I wish you…

natale

E ci siamo!

E’ già il 24. Il mio caro Signor Dicembre sta per vivere i suoi ultimi e più alti attimi. Ques’tanno, se lui è d’accordo, sarei dell’idea di  impegarci tutti affinchè resti in buona salute ancora fino al 31, visto che lo davo per spacciato già in data 25. Si, ho deciso che il bello non finisce tutto stasera. Ho deciso che se un bimbo che nasce, così piccolo è anche così immenso da riuscire, a distanza di millenni, a fare desiderare, contremporaneamente, a tutta l’umanità, la stessa cosa, allora io posso anche sforzarmi un pò per concentrare tutti i miei buoni sentimenti, la mia voglia di circondarmi e circondare gli altri di amore, non solo in questo giorno. Domani mi sveglierò e la magia proverò a portarmela dentro, anche perchè avrò bisogno di forza nuova per provare a vedere fin dove non sono mai riuscita a guardare.

Il mio Natale ideale prevede che il giorno 26 dicembre sia trascorso con tutte le persone importanti che esulano dall’ambito strettamente familiare; non l’ho mai vissuto così, ma il futuro potrebbe farmi questa sorpresa. Nel mio Natale ideale ci siete anche voi, Lina, Gio, Carmy, David, Gianmarco, Mary, Chicca, Braciola, Maurizio, Pino, Eleonora, Mamy,  gli amici invisibili e chiunque avessi dimenticato per errore.

Vi darei un orario per venire a casa mia e il tempo passerebbe veloce, perchè staremmo troppo bene io e voi.

Vi voglio bene, come voi ne volete a me. E spero che questo spazio resti anche per il nuovo anno il nostro angolo speciale.

Auguri a tutti, amici miei.

Sandra

Eppure non ho l’emicrania!

Ieri mattina non sapevo ancora come si sarebbe evoluta la giornata. Non sapevo che su di me e sulla mia casa sarebbe passato un esercito di carri armati senza pietà. Così, ignara e fiduciosa, inizio a spignattare, cucinare, infornare, lavare quintali di piatti e vassoi, apparecchiare,  attaccare palloncini, lavare pavimenti, balconi, finestre.

Ho iniziato alle 9 e ho tolto il grembiule da cucina con Babbo Natale alle 17.

Mezz’ora dopo sono arrivati i barbari.

Alle 18 la casa sembrava un campo di battaglia (persa).

Ora mi chiedo: ma non ero più furba se lasciavo che sfasciassero casa quando era già poco pulita e ordinata?

Ringrazio tutti per i molteplici regali fatti al nano, che nonostante la stanza grande ora entrati loro, usciamo noi;

ringrazio i vari vomitini accuratamente spalmati su ogni centimetro di casa, e io ho un corridoio lunghissimo;

grazie anche per gli omogeneizzati caduti sul pavimento della camera da letto;

e come dimenticare le numerose manate e ditate lasciate con sapienza su ogni parete colorata della casa?

Che gioia. Ogni volta che ne troverò uno (perchè ovviamente ne spuntano di nuovi quando meno te lo aspetti, quando ti stai rilassando)  ripenseremo al successone della festa del 2enne, che per dimostrare gratitudine ai suoi piccoli ospiti gli strappava ciocche di capelli che era un piacere.

Evviva! Grazie a tutti.

Prossima festa si fa in discoteca. Tra 16 anni.

Sandra

emm..veramente io…insomma..come dire…

…non ho ancora fatto il presepe 🙁 e non so se riusciò a farlo. Ora capisco che sia difficile comprendere come sia possibile che in un mese non sia riuscita eppure è così. Il fatto è che quando il nano alle 23 si addormenta credetemi..io proprio non ce la faccio a mettermi con chiodi, colla, sughero, muschio e compagnia bella…

Un pò mi sono rilassata anche perchè una capanna già fatta ce l’ho..e poi da qualche giorno ho anche un piccolo presepe naif che mi piace tanto. Insomma…alle brutte mi arrangio così 🙂

Che vergogna..lo so..

Sandra Fuffa.

2

18 dicembre 2006

Mi hanno detto di venire qui alle 7 del mattino ed aeccomi pronta, con questo canotto sulla pancia, e un sacco di gente con me; io che in certi momenti preferisco di gran lunga stare per i fatti miei. Non lo dico, perchè amo queste persone e  non vorrei mai ferirle, ma sotto sotto vorrei poter fare la conoscenza del mio cucciolo in tutta intimità.  Non ho proprio paura, ma un pò di agitazione forse. Non ho mai subito un intervento, questo è il primo e certo il dolore sarà largamente compensato dalle emozioni che proverò. Sono curiosa, trepidante..ma quando mi chiamano? Ah, ecco, non si libera la stanza, quindi devo aspettare, uffa. Fuori piove, qui si sta bene, ma tu, bimbo, stai bene lì dentro? Lo sai che tra un pò cambierà tutto? Fino ad oggi sentivi e vedevi il mondo solo attraverso di me; da oggi farai tutto coi tuoi occhi, le tue orecchie e poi le tue manine. Ti costruirai, senza nemmeno saperlo, uno spazio, tutto tuo, per sempre. Ti giuro che cercherò di essere una brava mamma, ma non lo so se ci riuscirò, lo spero…lo spero proprio…Ah ecco, mi chiamano. Ciao a tutti, io vado e..non lo so..ci vediamo dopo..io..vado..

Sembra un film eppure questo corridoio che  sto percorrendo verso la sala operatoria è davvero infinito. Eccomi qui, distesa, con una mano mi tengo la mascherina, l’altra è abbandonata su un tavolino, ho la flebo e vorrei  dormire, mi sento svenire ma va tutto bene, credo. Bimbo quando esci da lì? Sento..sento una cosa strana qui dalla pancia, ma ti stanno tirando via ora? Lo sento! Ti sento, tesoro, che forse dormivi, stavai al calduccio e questi signori ti portano via prima del dovuto. Sei fuori..lo so…e allora perchè non ti sento? Perchè non mi dicono niente? Eccoti! Un pianto debole e strozzato, ti appoggiano all a mia guancia, ma non riesco avederti e..ti portano via.

Resto qui distesa; non posso muovermi; per la prima volta dopo quasi 9 mesi sono sola e non ho nemmeno visto il volto di mio figlio. Sono qui, che voglio andare dalla mia famiglia e non so ancora che vedrò il mio bambino tra 3 giorni.

18 dicembre 2008

“Bonzonno papi, bonzonno mamma, coacciòne!”

” Amore! Auguri! E’ il tuo compleanno! Ma..non senti anche tu queste vocine? Ma..chi ti sta chiamando? Cucciolo…sono i tuoi amichetti, che ti chiamano dalla cucina, corriamo a vedere!”

Stamattina il mio tesoro è stato accolto da Titti, Winnie The Pooh, Bambi, Procione, Tino, Topolino, Pino, tutti seduti sul suo pacco regalo. E tra latte al cacao e giochi è iniziato il suo secondo compleanno.

Core de mamma..

Sandra

Le cose cambiano

Una volta andavo ad un concerto, che non era mai un concerto qualunque, ma uno importante, e per giorni mi rimbombavano in testa le note, negli occhi giravano i colori della scenografia; vivevo come una specie di sogno in cui le ore passavano ma io mi sentivo ancora lì, tra la gente a guardare quella persona sul palco che mi sono sempre chiesta…che proverà?

Oggi sono trascorsi due giorni dal concerto di Baglioni , in cui hoportato la mia mamma alla quale ho regalato il biglietto per Natale e non ho nemmeno speso due parole per questo evento.

Preciso che mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi; non era certo il mio primo concerto di Baglioni, ma non mi entusiasmava la location e poi, quel giorno, alle 6 del pomeriggio sognavo solo di andarmene a dormire per 83 ore di file. Insomma non ero proprio molto predisposta. Poi però Claudio ha fatto il miracolo e mi ha regalato quasi 3 ore nuove. Diverse. Aspettavo un’antologia della sua carriera e mi sono ritrovata ad una specie di anteprima che mi ha fatto sentire adolescente. Il futuro che scava nel passato. Un pò difficile da spiegare, ma improvvisamente avevo 16 anni.

A 2 minuti dalla fine del concerto, però, avevo di nuovo 33 anni, un nano che mi aspettava semi svenuto nel letto ed un marito che chiedeva riconoscenza per l’altruisico gesto di avermi lasciata andare al concerto senza cedere al desiderio di implorarmi di restare, consapevole che il nano lo avrebbe fatto a polpettine.

Le cose cambiano; non per forza in meglio o in peggio: cambiano e basta.

Notte, Sandra.

A.A.A. fiocco cercasi

Un pò delusa devo comunicare che ad oggi le firme per salvare il Signor Dicembre non sono abbastanza . Certo, abbiamo ancora un paio di settimane a disposizione, ma se sto zitta zitta mi sembra proprio di riuscire a sentire il respiro affannato di chi cammina cammina e non muove un passo, come su un tapis roulant.

Bè, mio caro Signor Dicembre, troverà sempre esilio a casa mia, nel caso stesse pensando di fuggire dalla Sua realtà.

Io intanto cerco fuori dalla finestra, dove il vento freddo è arrivato a dare un senso preciso ai termosifoni roventi delle 5 del pomeriggio. Finalmente è inverno anche qui e, dunque, il Natale può arrivare. Ma io cerco. Perchè magari non domani, non dopodomani, ma tra qualche giorno mi sveglierò e vedrò fiocchi che scendono giù a colorare di bianco la città.

Certo, vivendo a Napoli faccio prima a dormire un pò di più la notte e sognare di stare in Svizzera, ma a me i sogni ad occhi aperti piacciono così tanto…

Quasi quasi faccio un giro su Meteo.it 🙂

Sandra