Freddo barbino…

….sciarponi ancora riposti, piumini sul letto e felpe su felpe.
E’ arrivato tutto insieme e per la prima volta questo cambio repentino non mi ha disturbato. Forse lo cercavo. Magari porterà con sè anche altri cambiamenti che è ora si prospettino. Insomma, inverno, avvicinati pure: sono preparata 🙂

Sandra

La bottega dei capitomboli

Se qualcuno me lo avesse predetto avrei pensato che nemmeno nei miei più arditi sogni avrei potuto pretendere di trovare, fisicamente, a meno di 500 metri da casa mia, un posto chiamato così e che, come sottotitolo riporta: “Club culturale per bambini”! GULP!
Un posto dove bimbi 3enni o quasi possono impastare, pitturare, sporcarsi fino ai polmoni, sperimentare, prendere le prime batoste da condivisione difficile, capire cosa voglia dire socializzare con esseri viventi diversi dai propri familiari, scoprire che esistono dei contesti in cui le regole vanno imparate e…si….ainoi…. rispettate, ma che, con un pò di furbizia e diplomazia, si possono anche rendere simpatiche e accettabili, e scoprire che quando torni a casa la spalla di mamma è sempre la più comoda dove affondare le guance.
Mi ci sono imbattuta del tutto casualmente, camminando per quella orribile strada negoziuta (licenza poetica) di quell’orribile quartiere in cui vivo ma che attraverso con occhi pieni di speranza; e per una volta i miei occhi, e non solo, sono stati premiati da tanta audacia. Ora, non posso garantire che sia esattamente il paradiso in terra, ma che dobbiamo ridimensionare i nostri orizzonti lo abbiamo capito un sacco di tempo fa tutti, no?
Insomma: è da pochissimo cominciata una nuova avventura che mi sta regalando emozioni molto piacevoli: grande tenerezza, fierezza, voglia di scoprire. Se potessi spierei tutta la mattinata il mio ometto che cresce e impara, ma ovviamente non posso e mi accontento di sentire i suoi racconti un pò…bè..la buona:
“allora tesoro, mi racconti che hai fatto oggi?”
“alloooora….io….ho fatto delle cose”
“ah bene, tipo?”
“delle cose…”
“ok”
ma accontentarsi è facile perchè per tutto il giorno rimbombano in testa i suoi doni speciali, che lancia inavvertitamente, come oggetti contundenti che, fortunatamente, se ti colgono ti allargano il cuore, rendendolo solo più forte:
“mamma sei bella e tutta piena di miele”.
Ora vi prego di non indagare sulle possibili motivazioni per cui il mio nano mi definisce piena di miele: prendiamo la poesia della cosa.
Amici, quanto vi sentite ripieni di miele voi? 🙂

Sandra

Aria nuova

Un mese a metà tra l’estate e l’autunno
Pensieri fissi che improvvisamente diventano mobili e si alleggeriscono
Amici. Nuovi.
Presenze, prima assenti.
E anche questo posto, è cambiato.
Forse non ve ne siete accorti, ma ci siamo spostati e vi ho portati tutti con me.
Grazie di esserci.
Ricominciamo?

P.S. come in ogni trasloco qualcosa si perde, aimè;in questo caso ho perso il recente commento di Maurizio che saluto e ringrazio. Ma ci rifaremo vero, caro Maurizio?

Sandra

Lasciami uscire o lasciami entrare

Tu stai seduto e fissi il vuoto e aspetti e ti stupisci…
Pensi “forse sono io e sto diventando folle”
Cominci a credere che sia una maledizione quella che stai attraversando
che tu sia solo un fantoccio per una ragazza che è crudele
Con un spillo

Quindi lasciami uscire
O lasciami entrare
e dimmi come noi possiamo vincere
perché io voglio veramente saperlo adesso
prima che io cominci
a lasciarti andare
quindi lascia che io sappia

Preferirei vagare affamato e senza un tetto
che stare qui nel tepore di una sconfitta silenziosa
devi essere onesta con me e sii spietata
invece di muoverti scomoda lì nel tuo posto
e nella tua pelle

E chi avrebbe mai pensato che io avrei avuto la forza di dire
“Lasciami uscire o lasciami entrare”

Wind of change

 foglie-al-vento.jpg

Non lo faccio da tempo immemore, e ogni volta che ci penso mi sembra quasi una bestemmia.

Metto su un cd.

E’ il giorno X.

Ho un paio di ore di assoluta solitudine e una quantità di cose da fare che mi impiegherebbe ben oltre due ore, ma, sapete che vi dico? Possibile che uno debba sempre fare PRIMA quello che viene PRIMA? Oggi voglio ribaltare le priorità. Abbandono al suo stato di degrado la cucina, i pavimenti e la cena per scrivervi, con musica di sottofondo.

Incredibile…l’ultima volta che l’ho fatto forse vivevo ancora coi miei.

All’epoca il mio universo casalingo era composto di una stanza di circa 9 mq. Rigorosamente senza TV. Rigorosamente con stereo, compatto, compagno di ogni giorno, ogni risveglio e ogni nottata. Quasi confidente del mio spirito tormentato che vedeva sempre oltre il proprio presente e volava a immaginare un futuro, forse un pò confuso, sicuramente molto idealista e solo poco concreto.

Da allora ad oggi sono cambiate infinite cose. E non tutte in meglio, visto che il mio stereo prende troppa polvere.

Amici, c’è aria di cambiamento.

Oggi pomeriggio su Napoli è venuto giù quasi il diluvio universale; in un’ora sotto casa mia ho visto automobili sommerse di acqua fino ai finestrini, strade bloccate e tombini in vacanza. Ma quanto possono cambiare le cose anche solo 60 minuti?

L’estate è quasi tutta alle nostre spalle e dal cielo oggi mi è arrivato forte l’avviso di un autunno incalzante che, come accade ad ogni avvicendarsi di stagione, vi drò, non mi dispiace di accogliere. Sarà che con i cambiamenti che non determiniamo abbiamo la sensazione che arriverà qualcosa di buono anche per noi, magari un pò sospesi nel dubbio, in un momento difficile da comprendere fino in fondo.

Tanti di voi si stanno chiedeno e mi stanno chiedendo come sto.

Come sto?

Risposta numero 1: bene, grazie.

Risposta numero 2: oddio…quanto tempo ho per rispondere?

Risposta numero 3: C’è aria di cambiamento, amici. E ancora oggi non so dirlo in altre parole. Possono bastarvi? Ho una sola certezza: non sparirò e sempre da voi tornerò, se mi vorrete. Sono un pò triste, un pò felice, un pò stanca,  un pò spaventata, un pò bloccata. Impressiona anche me rendermi conto quanto sia complicata: è uno dei motivi per cui non mi confido qui ultimamente. Se scrivo sono allo specchio. Posso vedere anche quello che non voglio.

Amici grazie di esserci sempre. Grazie a chi mi ha scritto anche in privato. Grazie perchè è chiaro che ciò che vi manca di me, sono proprio io. E’ tutto ciò che un essere umano può desiderare dal rapporto con gli altri: essere apprezzato per ciò che si è.

Sandra

Capperini!!

Questo blog riceve più visite quotidiane in questi giorni in cui è fermo che quando scrivo.

Per cui, grazie a chi evidentemente monitora per sapere se sono ancora viva. Ebbene si, eccomi qui.

Mi chiedevo se due settimane mi sarebbero bastate a disintossicarmi dal pc e in generale dalla vita di sempre e la risposta è chiaramente no.

Magari è per questo che ci sono ma non ci sono.

E voi? Ci siete?

Benritrovati amici.

Sandra

A metà

Col cuore diviso a metà, tra nuovi progetti che partono e vecchi problemi che ritornano; fiera, orgogliosa da una parte e avvilita, dolorante dall’altra, come quando provi un grande amore  non ricambiato:  amici cari vi saluto. Chiudo bottega e mando in ferie anche i pochi neuroni che mi fanno compagnia per due settimane in cui spero davvero di riuscire a ritrovare la velocità giusta.

Dei pensieri, soprattutto.

P.S. non vedo l’ora di disintossicarmi dal pc ma..basteranno due settimane?? Bah!

A presto.

State bene.

Sandra

Puff Pant

Ragazzi miei e chi se lo aspettava?

Io già pregustavo questi ultimi giorni di lavoro, i primi di agosto, perchè sapevo sarebbero stati leeeeeeeeeeeeenti, caaaaaaaaaaaaaaaalmi, sereeeeeeeeeeeeeeeni…e invece…

ho più cose da fare che a gennaio e una capcità di recupero davvero sotto lo zero!!

per cui mi scuso per non essere molto presente sul blog ultimamente ma non so davvero dove infilare pure il momento dell’outing.

venerdì pomeriggio iniziano le mie ferie  e per due settimane resetterò tutto il possibile.

E al mio ritorno, forse, tirerà una nuova aria..

Mi aspetterete?

sandra