Poco più di 24 ore e questo 2010 sarà archiviato. L’anno in cui ho conosciuto la mia bimba, con lei ho vinto una battaglia importante ma poi mi sono ritrovata fracassata per mesi, squartata e disperata a navigare nelle torbide e basse acque dei miei limitatissimi limiti.
Ho vissuto un primogenito diverso e ci ho fatto a braccio di ferro fino a cadere esausta quando ho capito che non era lui ad essere diverso ma io.
Ora siamo tutti qui, pronti a tuffarci in un nuovo anno, anche se oggi è uguale a domani, ma si chiamerà 2011 invece che 2010.
Quanto mi sentirò diversa?
Diepnderà da come avrò dormito la notte; forse molto, forse per niente. Dipenderà da quanta voglia avrò di vivermi la giornata, di quanto sarò capace, spero, di fermarmi spesso per godermi il momento e smettere di correre, chè alla fine verso cosa corriamo? Verso il tempo che passa affinchè passi più in fretta?
Che genere stupido è quello umano adulto.
Stasera Alessio mi ha detto:” ma voi, mamma e papà, non invecchierete mai, vero?
Lo pensavo anche io, un tempo, dei miei genitori; e ora che ho 35 anni faccio una gran fatica, il più delle volte, ad accettare che mia madre non è quella di quando avevo 16 anni e mio padre non percorre più la città a piedi.
E tu piccolino mio? Penserai per tutta la vita quello che mi hai detto qualche sera fa? ” tu sei magica: mamma fa passare tutto”.
Speriamo tesoro…o almeno speriamo sia così per questo 2011, anche perchè per quest’anno non ho ancora intenzione di invecchiare.
Auguri a chi passerà di qua.
Auguri davvero…
Sandra