quasi felice

E’ arrivato il giorno.
Ho eliminato la polvere per benino.
Ho scostato la tenda e aperto le finestre.
E come spesso accade in questi casi la luce nuova mi ha permesso di vedere che non era tutto grigio, ma solo in ombra.
Non c’è quasi più ombra qui da me.
Forse è questo anticipo di primavera, forse è che all’improvviso mi sento meglio, fisicamente e moralmente.
Oggi mi sono emozionata, ho parlato, ascoltato, osservato, imparato tantissimo: che la vita non è mai come la programmi, che il tempo segna non solo la faccia e spesso quel che lascia non è esattamente ciò che avresti voluto 10 anni fa, ma che forse non ha nemmeno senso ripensare a 10 anni fa.
Se oggi siamo insieme non è già meraviglioso così?
Ho guardato in fondo in fondo a degli occhi belli e un pò tristi, più consapevoli e anche un pò delusi, avrei voluto che gli abbracci durassero di più di quell’attimo comunque lunghissimo in cui ci siamo parlati senza parole.
In quello che ho scritto non c’è tutto quello che avrei voluto, me lo tengo stretto ancora un pò…
..oggi sono quasi felice.

Sandra

Forza aliena!

E’ molto difficile riuscire a dirottare gli interessi televisivi di un nano quattrenne solo su cartoni che tu, mamma, ritieni adatti a lui; e non voglio dire certo che per me dovrebbe vedere solo Pingu (che se fosse esistito ai miei tempi avrei schifato chiaramente) o i Teletubbies (sui quali risparmio ogni commento perchè potrei finire per essere davvero poco ortodossa), però non mi dispiaceva che gradisse i vari Manny tuttofare, Sam il pompiere, il Postino Pat, Rory ecc…insomma cartoni con una morale, e spesso interattivi ed educativi, che coccolavano la mia illusione che a 4 anni, nel 2011, si può essere bambini romantici, equilibrati e non posseduti esclusivamente dalla mostruosa voglia di combattere, distruggere, e mostrarsi sempre più forte, più veloce, più..più degli altri. Ero abbastanza soddisfatta che a scuola mio figlio avesse uno zainetto dei Barbapapà, molto colorato e allegro, anzichè quello zainetto verde fluorescente che hanno TUTTI i maschietti dell’istituto. Il mio nano quel personaggio che per cognome ha un numero nemmeno lo conosceva….eva…appunto.
“mamma, mi compri il braccialetto di Betlem forza aliena?”
“chi??Betlem? ma..a Betlemme è nato Gesù, lo sai?”
“No! è Betlem forza aliena, mi compri il braccialetto?”
“ma..per caso vuoi dire BEN TEN? (tipregonanostupiscimiedimmichenonèvero,cheèsolounoscherzoecheatedell’ominochesitrasformainalienostrapazzamostrinoninteressanullaperchèseiun’animasuperiore.tipregotipregotiprego)
” Betlem! Si chiama Betlem!
” Amen”.

Sandra

Geometrie

Queste feste sono passate, veloci come tutto quello che non dovrebbe andare tanto veloce.
Le temevo un pò, le sentivo poco, ero in scarsa forma fisica e soprattutto mentale.
Ora sono sempre in scarsa forma fisica e la mia forma mentale..bè…lasciamo stare, però devo confessare che queste settimane sono andate meglio degli ultimi 9 mesi e che il ritorno domani a scuola del nano grande mi preoccupa un pò, certo, ma soprattutto..uff..non mi va. Non mi va di riprendere le corse, le lotte e le giornate frenetiche. In queste vacanze (solo del nano, si intenda; qui non si è visto un giorno di vacanza nemmeno per sbaglio) ho scoperto con grande meraviglia che siamo in grado di vivere una giornata intera alla Grande Fratello, ovvero tutti nella stessa casa, senza scannarci. Certo non è facile che accada 🙂 ma con un pò di sforzo può succedere. Ho scoperto che è più divertente cucinare col marito che ti aiuta, e viceversa, e spero succeda più spesso, purchè non stia sempre davanti al cassetto che devo aprire io. E soprattutto mi sono ritrovata faccia a faccia con ” i miei spigoli”. Quest anno non volevo fare propositi, ma uno sono costretta a farlo: smussare. Perchè so essere davvero antipatica. Ma per smussare davvero dovrei arrivare alla radice del problema: ciò che mi rende così spigolosa, spesso. E questa mi sembra una missione impossibile. Almeno ci fosse Tom Cruise a darmi una mano…
Sandra in missione

3…2…1… 2011

Poco più di 24 ore e questo 2010 sarà archiviato. L’anno in cui ho conosciuto la mia bimba, con lei ho vinto una battaglia importante ma poi mi sono ritrovata fracassata per mesi, squartata e disperata a navigare nelle torbide e basse acque dei miei limitatissimi limiti.
Ho vissuto un primogenito diverso e ci ho fatto a braccio di ferro fino a cadere esausta quando ho capito che non era lui ad essere diverso ma io.
Ora siamo tutti qui, pronti a tuffarci in un nuovo anno, anche se oggi è uguale a domani, ma si chiamerà 2011 invece che 2010.
Quanto mi sentirò diversa?
Diepnderà da come avrò dormito la notte; forse molto, forse per niente. Dipenderà da quanta voglia avrò di vivermi la giornata, di quanto sarò capace, spero, di fermarmi spesso per godermi il momento e smettere di correre, chè alla fine verso cosa corriamo? Verso il tempo che passa affinchè passi più in fretta?
Che genere stupido è quello umano adulto.
Stasera Alessio mi ha detto:” ma voi, mamma e papà, non invecchierete mai, vero?
Lo pensavo anche io, un tempo, dei miei genitori; e ora che ho 35 anni faccio una gran fatica, il più delle volte, ad accettare che mia madre non è quella di quando avevo 16 anni e mio padre non percorre più la città a piedi.
E tu piccolino mio? Penserai per tutta la vita quello che mi hai detto qualche sera fa? ” tu sei magica: mamma fa passare tutto”.
Speriamo tesoro…o almeno speriamo sia così per questo 2011, anche perchè per quest’anno non ho ancora intenzione di invecchiare.
Auguri a chi passerà di qua.
Auguri davvero…

Sandra

Al lavoro!

Si, è vero, confesso: ci sono giorni, molti giorni, in cui dubito di alcune scelte fatte, metto tutto in discussione, mi chiedo se sto percorrendo proprio la mia strada. Sono al posto giusto? Ho preso il treno per il quale ero predestinata? E adesso? Faccio bene a vedere le carte o dovrei rischiare?
A volte me lo domando, a volte lascio scorrere.
Altre volte mi accorgo di aver inavvertitamente lasciato aperta la porta che conduce alla mia coscienza e se ci entra una canzone, cosa peraltro non così difficile dato il mestiere che faccio, ecco, non svaniscono i dubbi ma mi ricordo come ho cominciato e perchè. E il cerchio si chiude.
Non sono sempre fiera, ma riesco a darmi dei motivi. E credo sia abbastanza.
Perchè per il resto ho tutto. Ho la fortuna infinita di poter trascorrere quasi ogni mio singolo giorno con tutte, ma davvero tutte, le persone per me vitali. Se poi ci sono aspetti della mia vita che, come per tutti, non raggiungono la sufficienza, la vita sarà pure fatta per lavorarci, altrimenti sai che noia!
Al lavoro, quindi, ma con serenità.
Sandra

Video

Anchea voi capita di desiderare di essere la protagonista, senza voce, di un film?
Chiudo gli occhi, in genere metto le cuffie, e ascolto. Immagino scene di me e della mia vita che funzionano o forse no, ma che scivolano via con la colonna sonora che ho nelle orecchie e tutto sembra possibile. Che dite? Che sembra tanto un qualsiasi video musicale? Già…
è così..
mi sento la protagonista muta di un video…
no, non mi ci sento, ma a volte vorrei, perchè nei video sembra sempre tutto facile, e soprattutto così concentrato da farti comprendere meglio ciò che sta accadendo e se la fine non è delineata quasi quasi riesci ad intuirla.
Insomma..una scorciatoia…
Scusate…vado a immaginare il mio video, c’è Iris dei Goo Goo Dolls 😉

Sandra

Sarò Creativa

11 aprile 2010, ore 17-20.
Inizia l’ultima diretta del week end prima di aprire un nuovo capitolo della mia vita. Quello che sto per chiudere è fatto di una famiglia di 3 persone. Presto saremo in 4 e tra qualche tempo farò fatica a ricordare com’era vivere senza la creatura che oggi ancora non conosco ma che sto aspettando con ansia e curiosità si affacci al mondo lasciando la sua piscina nel mio corpo.
Spero che oggi siate in tanti all’ascolto così che possa salutare la maggior parte di voi, visto che prevedo di essere, per le prossime settimane, un pò impegnata. Diciamo….abbastanza impegnata da non ruscire a seguire blog o altri mezzi di comunicazione moderni 🙂
E con questa ultima affermazione mi merito anche il commento: ” va bè, Sandra, non è che ultimamente tu sia molto presente”. Avete ragione…ma spero che anche questo cambi, in futuro. Sono troppo ottimista? Se oggi sono impegnata domani potrà solo essere peggio avendo due nani in casa invece di uno?? Gulp…non mi terrorizzate, su!!
Torniamo alla mia vacanza “creativa”.
Sarò lontana dalla diretta solo per poco, tutto sommato. Non posso darvi una data certa di ritorno in onda, ma penso che farete a meno della mia voce solo qualche settimana.
Per cui…fate i bravi, vi penserò e comunque qualche puntatina la farò sicuramente appena potrò e soprattutto appena riuscirò a prendere aria dalla mia apnea familiare 🙂
Grazie dell’affetto e del sostegno che mi date e che avverto forte.
Vi abbraccio.

Sandra

Non mi dite niente…

…se vi sbadiglio in faccia.
Non lo faccio per maleducazione.
E’ proprio sonno 🙂
E alla vigilia dell’arrivo di un’altra microcreatura in casa che chiederà infinite attenzioni e non saprà cosa signfiichi giorno o notte, non è un buon segno!!

Passo e chiudo: vado a sbadigliare un pò…

Sandra

Countdown

Sabato 20 marzo.
Domani sarà primavera e io ringrazio Dio, perchè questa mattinata è stata a dir poco perfetta.
Da quando sono nata 🙂 ho la fortuna di festeggiare l’onomastico alla vigilia della primavera e, pur trattandosi di una festa dalla quale non pretendo proprio niente, nemmeno che gli altri se ne ricordino più di tanto (e comunque mi stupiscono sempre i messaggi di amici con memoria da elefante!!) forse sotto sotto, sapere che è una giornata un pò diversa mi rende più predisposta…al sorriso.
Sole, non pieno ma sufficiente a far sentire il suo calore e finalmente farci respirare un pò di aria tiepida e dolce.
I miei uomini dolci e ben disposti intorno a me; uscitina semplice, tra qualche commissione e un giretto sulle giostre per il nano che dopo una settimana a casa febbricitante finalmente può uscire, e tutto è andato bene bene bene.
Ritorno a casa con sorpresa: fiori e fiori e fiori 🙂
Nonostante la forma a mongolfiera, mi sento leggera.
E serena.
Buon week end a tutti.

Sandra

E quasi alla fine…

…come previsto, la decisione non è della mamma, non è del papà, ma è del fratellino maggiore che ha stabilito che la sorellina avrà due nomi.
Uno, quello da lui adorato, preferito e per sempre associato a questa entità che abita la pancia materna pur non essendosi ancora manifestata (secondo lui, perchè io invece conosco bene i suoi calcioni) è GRETEL! D’altronde lui ama farsi chiamare Hansel.
Non è chiaro quanto possa essere orgoglioso il padre, che nella favola abbandona per ben due volte la prole nel bosco.
L’altro nome, quello che abbiamo pregato Alessio di scegliere perchè non tutti additassero il padre per abbandono di minori, sarà NOEMI.
Ora lo sapete. 🙂

Sandra