Area di servizio

Lo so, l’ho scritto altre volte, ma lo sto pensando anche ora:

la nostra vita la percorriamo sostanzialmente soli con noi stessi.

Ma rileggendo i vostri commenti al post precedente ho ritrovato David, che è uno di noi, uno degli inquilini di questo appartamento, a volte affollato, a volte abbandonato per i tanti impegni fuori casa. Mi è venuto in mente che lungo la mia strada con me stessa fermarmi perchè sto incrociando un amico, un’anima bella, mi dà carburante per proseguire.

Grazie di esservi fatti conoscere, quindi, amici di questo blog.

Sandra

La lentezza della presa di coscienza

Tra poco compirò 34 anni.

Non mi sento un’adolescente, ma nemmeno una 34enne. Diciamo che attualmente sono sui 27 anni. Che comunque sono una bella età. Già adulta ma ancora negli “enti”. Il tempo corre decisamente veloce, soprattutto dopo i 18 anni, mentre la coscienza è incredibilmente lenta. Procede piano piano e tutto sommato penso sia una bella fortuna, almeno questa.

Aggiornamento: la famiglia cresce; mamma picciona ha dato alla luce, sulla mia bella pianta comoda, ben due piccioncini. Casa Di Meo si augura che presto imparino a volare.

X Silvano Braciola: ti prego di comunicare su questo blog qualsiasi novità relativa al tuo libro: diffusione, vendite, riscontri ecc…questo spazio è anche tuo.

Sandra

Ancora viva

Adesso posso dire di essere sopravvissuta davvero.

Ad una settimana, Signori miei, credetemi, allucinante.

Io non so se sia stata colpa di strane e, spero, irripetibili congiunzioni astrali sfavorevoli; fatto sta che da lunedì scorso fino a parte di ieri ho messo in fila una serue di eventi sgradevoli che per la mia “anima sensibile e anche un pò labile” è stata una mazzata storica.

Ma….ma….c’è un ma!

Tra una bolletta da NON-PAGARE, multe che non andavano fatte, insulti gratuiti da una centralinista di call center stressata, sandali che CONTEMPORANEAMENTE  mi hanno abbandonata a diversi metri dall’arrivo, persone false, falsissime e scorrette, spaventi e sbiancamenti per nani infortunati, una nota positiva:

ho ricevuto in anteprima assoluta quello che a ragione, potrebbe diventare uno dei libri di svago più letti del Sud (e magari anche del nord e del centro).

Vi dò qualche indizio sperando che l’autore non ne abbia a male:

si intitola: Volevo solo abbaiare un pò

ha una copertina molto accattivante su fondo bianco che ritrae, ovviamente, un bel cagnotto.

E’ stato partorito dalla creativa mente di tale Silvano Di Campi aka Braciola ( do you know?) ;P

P.S. tra i ringraziamenti troverete anche il mio nome e quello di Antonellina Caramia….immaginate che gratificazione essere tra i nomi ricordati dall’autore..immaginate quando questo sarà menzionato solo come il PRIMO di una lunga serie di best seller del famoso DI CAMPI!

🙂

Forza Silvano!

Sandra

asrev eciV

Un mondo al contrario

La mattina i genitori non vogliono alzarsi e i figli, aprono le porte, per far arrivare l’odore di caffè e latte caldi, illudendosi che sia sufficiente a far alzare i due adulti.

I mariti escono più tardi la mattina e si specializzano nel fare 28 faccende domestiche in 15 minuti, inclusa vestizione e lavaggio dei più piccoli.

Le donne escono la mattina, tornano la sera trovano la cena pronta e la tavola apparecchiata e sono giustificate pure se lasciano le scarpe sul tappeto in Salone.

La donna più affascinante è quella che indossa la taglia 46…a volte anche 48 e quelle che portano la 44 sono davvero troppo magre!

E naturalmente le maniglie dell’amore negli uomini, sono un requisito fondamentale per avere successo con le donne e nella vita in generale.

Meglio calvi e pelosi: le donne possono dire addio alla tortura della ceretta e gli uomini…coi peli che escono dalla orecchie sono così vicini alla natura!

L’ideale è guadagnare poco, tornare quasi quasi al baratto: sai quanti pensieri in meno se non hai soldi da spendere? Io do una torta di mele a te, tu dai 1 chilo di pane a me ed è fatta!

Siamo buoni ed educati tutto l’anno ma a Natale, cacchio, possiamo mandare a quel paese pure Topo Gigio e dopo siamo pronti per un altro anno di immensa e istintiva generosità e desiderio di immolare la nostra esistenza per l’altro.

Per strada possono circolare solo tricicli di Winnie the Pooh e  bambini sui pattini a rotelle, di quelle che non girano troppo bene e si indossano sopra le scarpe. Gli adulti camminano a piedi e solo dandosi la mano.

Ovviamente si lavora 3 mesi all’anno e per 9 ci si annoia in vacanza.

E si potrebbe andare aventi all’infinito…continuate voi?

Sandra

Comunicazione di servizio: Ricetta cercasi

Care amiche cuoche, tra i commenti al post delle zeppole c’è quello di un nuovo blogger di nome Giovanni che chiede l’invio della ricetta delle zeppole fritte…bè..avanti con la ricetta! In particolare credo sarebbe giusto che la nostra Terry ci inviasse la sua, visto che le foto relative le ha scattate lei. Se recuperi il commento c’è anche la mail del blogger, decidi tu se inviare al ricetta a me oppure direttamente a lui. Grazie

Sandra

La zeppola in bocca

Con un giorno di ritardo: auguri a tutti i papà che ci sono o che c’erano, a tutti i Giuseppe e le Giuseppina 🙂 Per festeggiarvi degnamente al sud esiste la tradizione di preparare le cosiddette “zeppole di S. Giuseppe” ma ho scoperto casualmente che solo spostandosi da Napoli a Salerno la suddetta zeppola in realtà differisce in modo sostanziale.

A Napoli la zeppola di S. Giuseppe è quella fatta con la pasta del bignè, fritta (bbona!) o al forno e farcita con un pò di crema pasticcera e una ciliegia o una punta di marmellata di ciliege…proprio come queste che ha fatto la nostra Terry:

terry zeppole 2

terry zeppole

A Salerno pare che la zeppola di S. Giuseppe sia quella che io conosco come…Graffa!!! Superbuona, ma con un impasto fatto probabilmente con le patate. Insomma..il krapfen, che ancora caldo si passa nello zucchero oppure nel miele o come ha fatto la nostra Emy nella cannella; ecco alcune fasi della lavorazione e poi il capolavoro:

emy amalgama

emy frigge

emy zeppole finite

emy1

Corro a mettere il bavagnino 🙂

Grazie alle cuoche!

Sandra

Gelosia..è come la pazzia!

Che sorpresa ieri sera!

Avevamo organizzato una serata cinema di quelle che..non puoi cambiare idea nemmeno per gravi motivi perchè ormai è deciso, favorevoli congiunzioni astrali ci hanno aiutato a coordinare tutto, orari, esigenze, nani! Insomma…si va..anche se da più di qualche fonte abbiamo saputo che il film che andavamo a vedere non sarebbe stato questo gran spettacolo. Così, rassegnati al nostro destino, cerchiamo di consolarci anticipando l’appuntamento in orario che ci consentisse di cenare, riempirci il pancino e conciliare il sonno che ci stava aspettando sulle comodissime poltroncine del multisala. Terry ci teneva particolarmente a predisposrsi per il sonno, così ha ordinato un panino con la parmigiana di melanzane in cui ha spalmato anche la maionese. Ha uno stomaco coi controfiocchi.

Ma non divaghiamo..

Ragazzi la morale è che IAGO è stato uno spoettacolo inaspettato perchè, convinti di vedere una roba schifida, ci ha invece presi e convinti tutti. Pensate che sono rimasti svegli anche i due quasi genitori che sono venuti alla serata solo per compagnia visto che non vanno al cinema dai tempi di E.T. Bello! Confesso che avevo quasi paura a dire ai miei amici che a me era piaciuto; ero certa mi avrebbero derisa e sbeffeggiata…e invece! Avremmo tutti scelto un altro attore di colore per interpretare Otello, ma a parte questo dettaglio, promossi a pieni voti Vaporidis, Chiatti, tutti gli attori, i costumisti (il film  è ambientato nei giorni nostri ma è uan continua citazione dei tempi dell’originale Otello) e il regista.

E prima di salutarvi….vi faccio vedere due foto, ivniate da Terry relative a due sue creazioni del passato. Insomma Terry fotografa tutte le sue opere in cucina…io o dimentico la macchinetta fotografica, o mi ricordo di scattare quando il piatto è vuoto…nessuno è perfetto 🙂

Ecco la pizza SOLELUNA

soleluna

e l’omaggio alle donne per la festa di domani; uno “zuccotto” mimosa:

mimosa

Io oggi sono sola e… tanto per non perdere le abitudini infrasettimanali, da sola a pranzo. Ho scongelato una fetta di lasagna bianca…tristessssssssssaaaaaaaaaaaaaa

Sandra

Quando si tratta di magnà….

…nessuno si tira indietro, incredibile 🙂

Ecco la ricetta della Torta con l’acqua promessa da Emy. Vi lascio alla sua mail, in questo caso priva di foto,: sarà contenta Chicca di non essere costretta a sbavare anche per questo post! Vorrà dire che ci cimenteremo, chi prima chi dopo e magari pubblicheremo le rispettive foto.

Sandra

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Ciao Sandra ,RIECCOMI … STAVOLTA  ,,, ME NE SONO STATA BUONA BUONA LONTANA DALLA CUCINA HIHIHI MA , COME PROMESSO ECCO LA RICETTA DELLA  “TORTA CON L’ACQUA ”
una tortina semplicissima da preparare , e soprattutto ottima  merenda per i più piccoli 😀
…….Sandrina facile , facile , poche calorie e questa la devi far  assolutamente al nano ! ok?

INGREDIENTI :
3 uova
250gr
di zucchero
250 gr di farina 00 ( meglio se quella “americana”/Manitoba x dolci
più soffici)
130 gr di olio di semi ( di girasole )
130 gr di acqua
1 bustina
di vanillina o scorza di limone grattuggiata o cucchiaino di miele millefiori

1 bustina di pan degli angeli se si preferisce marmorizzare :cacao a metà impasto forno a 180 °

PROCEDIMENTO ( è più facile a farsi che a dirsi )

Prendere una terrina , rompervi le tre uova ,intere,aggiungere lo zucchero e
fate partire il vostro  sbattitore  😉  unire  la farina gradualmente , nel frattempo versare l’olio e poi l’acqua  e lavorare sempre il tutto con il frullino ..
Otterrete  così un composto abbastanza liquido ,non  altra farina .. l’importante è usare la quantittà giusta non di più ..
 poi a piacere utilizzare o la bustina di  vanillina o un aroma che più vi aggrada  .. o per
esempio un cucchiaino di miele, la buccia di limone grattugiata .( io preferisco vanillina e cucchiaino di miele ). Nel frattempo imburrare uno stampo e preriscaldare  il forno a 180°.
Infine aggiungere la bustina di pan degli angeli e dopo aver amalgamato per bene il tutto  versare il composto  nello stampo .
(se si vuole a metà dell’impasto si può aggiungere del cacao ).
Infornare il tutto . Dopo una mezz’oretta circa (la tempistica varia dalla
tipologia del forno quelli ventilati anticipano i tempi ) si può controllare la
cottura utilizzando il classico stuzzicadenti … se vien fuori asciutto vuol
dir che la vostra torta con l’acqua è cotta ..:D !!!!!!!
Estraetela  dal forno , una volta raffreddatasi , la tirate fuori dallo stampo e a piacere potreste spolverarla con zucchero a velo o cacao .

Fatemi sapere se vi piace ! 😀 e
soprattutto Sandra fammi sapere se A. la gradisce 😀
un baciuz 
eMy

Prendete una terrina (e fin qui siamo tutti bravi)

E’ il titolo della mail che Braciola aka Silvano mi ha mandato. Grazie Silvano, perchè penso che sia uno sforzo notevole, tutto sommato, inviare ricette e foto culinarie quando non si è i primi a cucinare, come scrivi qui sotto. Facciamoci venire un altro pò di acquolina….chè è pure l’ora giusta 🙂

Sandra

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Ciao Cara Sandra,
ti invio tre ricette per le polpette di melanzane che mi fanno impazzire.
Adoro il salato e i fritti. Amo poco i dolci.
Le ricette qui di seguito, fatti salvi gli ingredienti principali, si differenziano solo per alcuni particolari:
c’è la variante “siciliana” con prezzemolo;
la variante “calabrese” con pane raffermo, basilico e pepe;
la variante “nun se sa de che” (ma era su internet insieme alle altre) con pecorino, foglie di mentuccia e ancora pepe;
 
io invece ho sempre mangiato la variante di mia madre che non so
a quale scuola di pensiero appartenga perchè dovrei chiederglielo…
Comunque dovrebbe essere semplice come ricetta.
Penso potrei riuscirci anche io a metterla in pratica con tutte le volte che l’ho vista fare.
Bòn, ti lascio le tre preparazioni e magari fai un compendio così potrai brevattare la variante “Sandra”.
Ciao Ciao
Silvano
 
P.s.: quello che mi piace delle ricette è sempre la voce “q.b.”
(ovvero, come imparare -sbagliando- a non essere nè parsimoniosi nè esagerati)
 
 polpette melanzane siciliane
 
Variante “siciliana”
Ingredienti:

Melanzane (violetta lunga palermitana)
Parmigiano reggiano
1 uovo
Pan grattato
Prezzemolo
Sale
Olio di semi
Preparazione:
Lavare e togliere la buccia alle melanzane e tagliarle a dadini più o meno grandi.
Farle cuocere in abbondante acqua salata e farle bollire per 8/10 minuti.
Quando saranno ben tenere, farle raffreddare , dopodichè, versarle in un contenitore,
schiacciarle con una forchetta, aggiungendo un uovo, prezzemolo, pan grattato q.b.
e una presa di sale. Amalgamando il tutto in modo da ottenere un impasto omogeneo.
Con l’aiuto di un cucchiao, si formino delle polpettine che vanno passate nel pan grattato.
Riscaldare abbondante olio nella padella, adagiare con attenzione le polpette facendole rosolare
in ambo le parti. Man mano che sono pronte disporle su carta assorbente.
Infine guarnirle con il prezzemolo restante.
 
 polpette melanzane calabresi
Variante “calabrese”

Ingredienti:
2 melanzane
Pane raffermo
Latte q.b.
Basilico
Sale e pepe
1 uovo
Parmigiano
Pan grattato

Preparazione:

Prendete del pane raffermo all’incirca il peso di una melanzane e mettetelo a bagno nel latte.

Tagliate a cubetti le melanzane e mettetele in acqua bollente salata e cuocetele fino a

quando saranno morbidissime, a questo punto scolatele e strizzatele (meglio fare questa operazione

con un pò di anticipo in modo da farle scolare bene bene).

Raccogliete le melanzane ed il pane strizzato in una ciotola insieme all’uovo,

ad abbondante basilico a striscioline e al parmigiano, mischiate il tutto ed infine regolate di sale e pepe.

L’impasto deve essere morbido, in caso lo fosse troppo aggiungete un pò di pan grattato, poi formate

le crocchette aiutandovi con le mani umide e passatele nel pan grattato dopodichè friggetele in abbondante olio caldo.

Scolatele quando saranno dorate.

Variante “nun se sa de che” ( senza foto..)

Ingredienti per 4 persone:

3 melanzane viola

4 uova

10 cucchiai di pan grattato

10 cucchiai di pecorino grattugiato

Foglie di mentuccia

Sale e pepe q.b.

Olio per friggere

Preparazione:

Sbucciare le melanzane, tagliarle a pezzi grossi e farle bollire in acqua salata.

A cottura ultimata scolarle strizzandole per eliminare l’acqua in eccesso.

Mettere le melanzane in una terrina e aggiungere tutti gli ingredienti amalgamando il tutto.

Quando l’impasto risulta consistente formare delle palline (come quelle da ping-pong).

Passare nel pan grattato e friggere in olio bollente e abbondante sino a doratura.

Terry ai fornelli

La nostra Terry, che non sputa manco dietro lauta ricompensa, che non smette di parlare nemmeno per inspirare, mi ha inviato le foto di due dei suoi capolavori in cucina aggiungendo che..non ha nulla da dire…

vado a chiamare il 118..voi intanto guardate questo tiramisù

tiramisù

e questo tortano (che è un pane ripieno di salumi di ogni genere, tipico del periodo pasquale in Campania, tipo il famoso Casatiello). La cuoca laconica non lo meriterebbe, ma do a Cesare quel che è di Cesare: l’ho addaggiato ed è veramente veramente il più buono che abbia mai mangiato!

tortano

Ok..scappo a chiamare il 118.

Saluti!

Sandra