Dentro alla scatola…

Vi sarà sicuramente capitato di vedere un film o telefilm, americano, in cui un paio di adolescenti o bambini conservavano in una scatola i loro oggetti più preziosi, ricordi di momenti speciali; nascondevano poi la scatola dietro il mattone o sotto l’albero di turno e poi, dopo qualche decennio, c’era il fatidico momento della memoria.

E’ una trovata terribilmente emotiva. Davvero indovinata per una romanticona come me!!! Ah! quanto vorrei avere anche io quella scatola! Ma io sono figlia di questa epoca tecnologica in cui sarebbe decisamente più al passo coi tempi averne una che permette di conservare ricordi “composti”. Tipo: stamattina arrivando in radio ho ascoltato una canzone che mi ha trasportato ad una serata di 7 anni fa. Tra amici, divenuti tali grazie a questo meraviglioso lavoro. Ragazzi conosciuti attraverso la radio, gli scambi di messagi, mail, post…

Amici.

Ma il tempo passando cambia i percorsi, allontana e anche se non cancella la memoria, sbiadisce dei  ricordi. Ecco..mi sono accorta di non ricordare alcuni dettagli importanti di quei moementi. Mi servirebbe aprire quella scatola che non c’è.

Se ci fosse qualcuno di allora a leggere queste righe, vorrei dirgli.. GRAZIE!

Vi ricordate More then words suonata con la chitarra? Vi ricordate quel cd spettacolare che mi regalaste? E la serata a girare alla ricerca di un posto in cui cenare??? Ricordo tante cose ma mi manca qualche dettaglio..mi aiutate?

Io ricordo bene il ritorno da me e la classica lotta a cuscinate che, come nei migliori film, finì con piume volanti….e come abbiamo fatto a dormire in 7..8..in quel buco di casa che avevo?? E comunque non vi ho mai ringraziato per avermi distrutto la maniglia di quell’anta della cucina mentre ero in radio e voi facevate colazione con pane e nutella!! 🙂

Ma sapete che conservo ancora in posta elettronica le mail che scriveste quella mattina, dal mio pc,  mentre ero in diretta?

Sono passati 7 anni, che non sono poi tanti, no? Eppure…perchè sembra stia parlando di un’altra vita? Come se queste immagini, così vive dentro di me, appartenessero a scene principali di un film visto migliaia di volte durante l’adolescenza?

Ho vissuto delle giornate tanto tanto gratificanti, mi avete fatta sentire importante. E voi lo siete stati per me, spero di avervelo fatto capire.

Se passerete di qui…sappiate che non vi ho dimenticati.

Sandra

3 pensieri su “Dentro alla scatola…

  1. Forse neppure immagini Sandra quante volte un brano, un film, un’immagine, un odore e anche una sensazione tattile sappiano rovesciarmi in un angolo del mio passato. Di infante, di scolaro, di adolescente innamorato e di adulto disincantato.
    I nostri ricordi sono evidentemente mediati da una mano invisibile che accarezza però sempre le nostre coscienze, anche quando magari la sensazione non ci piace affatto. Per te è More than words, per me è La descrizione di un attimo. Per te pane e nutella, per me il riso al pomodoro. Io ho anche una mezza dozzina di canzoni che rappresentano il mio esordio in radio. E per quotare correttamente l’anno, mi basterà citare Wanderwall degli Oasis, o Spaccacuore di Bersani, ma anche Spirito Libero dei Litfiba.
    Sono fitte concentriche di dolore, oppure lacrime agli occhi di gioia, più spesso è un velo di nostalgia. La stessa che mi prende ogni novembre quando ripenso all’estate finita da poco, e a quanto è lontana quella che verrà. Se verrà.
    Ti abbraccio, scrivi davvero bene.

    M.

  2. Ciao Sandrina.. sai che scrivi in un modo talmente bello e diretto che mi fai spesso emozionare? Anche quando parli di cose tue, come in questo caso. Hai davvero questo potere, quello di far provare forti emozioni. Che bello.. leggere quello che scrivi è tanto bello. Ci tenevo a dirtelo. Ci sono sempre.
    Gian.

  3. Marco che onore averti tra i miei lettori!
    Per chi stesse leggendo, Marco De Domenico è colui che scrive il blog usalavoce.it, che trovate tra i link di questo spazio; speaker e doppiatore di successo. Sicuramente avrete ascoltato più di qualche volta la sua poliedrica voce.
    A parte tutto questo, Marco è anche un mio amico.
    Lo so, sono fortunata 🙂

    Gian, ti voglio tanto bene, ma se ogni tanto non mi ricordi che ci sei, mi offendo! 😉

    Sandra

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