Vi presento il mio clone

 sorelle

 Chissà quante volte nella vita vi sarà capitato di riflettere sulla clonazione e disprezzare ogni esperimento che ha doppiato pecore cani o, talvolta, parti umane.

Io sono una fifona. Fino al midollo. Sono infinite le cose che mi spaventano. Ovviamente tra queste ci sono tutte le “invenzioni” che hanno un risvolto negativo fin troppo evidente.

E nella clonazione io non ci vedo proprio nulla di buono, solo di innaturale.

Eppure… eppure…a volte la natura si fa degli strani scherzi!

Un giorno qualunque di quasi 10 anni fa mi ritrovai a scrivere in un newsgroup di appassionati di radio. In realtà erano tutti fan di una radio in particolare, ma io che ero alle prime armi con la grande rete non ci avevo fatto caso 😀

Fu lì che presi confidenza con questo nuovo concetto di amicizia che parte da una tastiera e arriva al cuore.

Conobbi tante persone, che poi conobbero me, alcuni diventarono miei ascoltatori, altri amici, altri sostenitori, alcuni truffatori. Insomma: si aprì un mondo che, come nella realtà quotidiana se ci fate caso, mi offrì molto lontano da me e moltissimo vicino a me. Tra questi folli appassionati e curiosi c’era Chicca, col suo modo di fare ironico, un pò spigoloso e molto da decifrare.

Ho dimenticato tante cose di quei momenti, ma ci sono delle cose che invece sono freschissime, come il momento preciso in cui tra me e Chicca scattò la curiosità di approfondire la conoscienza.

Partì tutto da lei, che, quando capì che ero una speaker,  avanzò la proposta di incontrarci.

 Chicca è di Napoli: come me.

Chicca ama la radio e la comunicazione: come me.

Ma soprattuto Chicca è nata il 14 giugno: come me.

Chicca è il mio clone.

Anche se io non sono il suo visto che…siamo nate lo stesso giorno, ma ad un anno di distanza e la più vecchia, sigh, sono io.

Alla fine non ci assomigliamo molto, nè fisicamente, nè come atteggiamenti. Ma ha ragione lei a dire che siamo cloni. C’è qualcosa che ci unisce, secondo me. Anche se non civediamo da un secolo e lei per anni ha detto di voler essere la mia manager ma per ora lo è stato solo dei miei stivaletti 😉

Chicca Clone ti voglio bene.

Sandra

4 pensieri su “Vi presento il mio clone

  1. sicuramente la clonazione fa paura, pero non dimenticare che soltanto si puo doppiare il corpo. Grazie a Dio la nostra identificazione si trova nell anima ed ancora nn hano inventato la siringa per estrarre cellule del genere boh!

  2. Ma fammi capire.. come t’è venuto di scrivere un post su di me…
    Dopo tutto lo sai che faccio la sborona ma alla fine sono timida timida… 🙂

    Bah curioso vedere come mi si percepisce all’inizio… spigolosa, da decifrare.. ironica si, comè che si dic,e la miglior difesa è l’attacco no?!!! eh eh

    Per il resto credo che con il passare degli anni, (caspito quanti ne sono passati) e poi ultimamente a scrivendo scrivendo di cose in comune ne siano uscite parecchie di più ma la radio e tutto quanto le ruota intorno per me ha proprio la funzione di catalizzatore (!!!).
    E cmq che cosè sta storia della manager dei tuoi stivaletti.. porta un po di rispetto sà..
    anche se forse è ora di cominciare a prendermi le mie responsabilità 🙁

    Bah i rapporti tra le persone sono strani, infiniti e, sicuramente, tutti diversi tra loro… in certi casi la quotidianeità è fondamentale, per altri basta vedersi o sentirsi quell’unica volta l’anno per tenere accesa una fiamma che, nella restante parte dell’anno, continua a bruciare per conto suo in maniera costante… E’ per questo che adoro la natura umana, le persone, ma soprattutto i miei amici, le persone che mi hanno permesso di arrivare dove sono (anche se sempre qua sto) e che mi hanno reso una persona migliore (figurati com’ero prima). E’ bello guardarsi intorno e sapere di non essere soli ma è altrettanto difficile, come dicevamo qualche giorno fa, mettere in gioco noi stessi ed i nostri sentimenti perchè più ci leghiamo ad una persona, piu siamo vulnerabili…

    Anch’io ti voglio bene clone… anche se le volte che ci siamo viste ultimamente si contano sulle dita di una mano..

  3. Davide hai prefettmanete ragione. Secondo me quello che fa paura è che l’essere umano è così legato alle immagini, hanno una tale influenza su di noi, che un domani che dovessimo incontrare una persona uguale uguale a qualcuna che conosciamo bene, potremmo finire per convincerci che sia proprio quella. Perchè arrivare a considerare l’anima è per molti un passo troppo successivo.

    Clone come mi è venuto di presentarti? Bè…’sto fatto del nominolo di clone e il riferimento che hai fatto alla tua/nostra data di nascita cerdo potesse incuriosire e così era giusto spiegare. Però ho dimenticato di dirti della Charlotte!!
    Dunque: ho cercato su internet una foto e ho scoperto che ce ne sono molte versioni! Quella che ho mangiato io era tutta ricoperta di panna (che io non amo alla follia ma che a Roma è un must); all’interno pan di spagna, ma la particolarità è che la farcitura invece di essere una semplice crema è fatta da semifreddo!! Quindi c’era questo delicatissimo contrasto tra la panna e un semifreddo buono buon buono!!
    Proviamo a rifarla??

  4. Marò… che voglia mi hai fatto venire… si mangiamola mangiamola 🙂
    Ricordo bene la capitale ed il must della panna… in effetti è vero, ma anche quella sicula nn è male, forse un po più aspra ma sicuramente altrettanto ghiotta…

    ANche io ho fatto una navigata per trovare una ricetta della charlotte ma.. ce ne sono davvero un’infinità… quale riporto???

    E cmq da quanto è deserto il blog in questi gg mi pare di capire che poi nn ci fosse mica tutto questo interesse 🙂

    See You
    CC

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