Corre veloce il tempo

Tempo

Sono le 14  e se non fosse che facendo il programma con Marco mi diverto e mi ricarico, direi che per me sono decisamente le 23, ora in cui, dopo aver fatto tante, troppe cose, è bene iniziare ad accoccolarsi nel lettone.

Questa mattina ho vissuto una specie di de ja vu; sono stata in posti dai quali mancavo da anni. Potrei dire che finalmente hanno terminato i lavori di ristrutturazione della cumana di montesanto ( la cumana è una specie di metropolitana), ma non sarebbe un’affermazione corretta, perchè i lavori continuano in parte e perchè la chiusura dei lavori principali sicuramente è avvenuta già da parecchio. I vagoni sono sempre sporchi, affollatissimi che non trovi un posto manco sul portaborse ed emana il solito tanfo infernale. In effetti in questi anni non mi è affatto mancata. Se non fossi stata a londra e parigi potrei fantasticare sulle loro magnifiche e pulitissime metropolitane, ma come potrei dimenticare i topi enormi che invece bivaccano lì? Premio miglior metropolitana dell’ultimo quinquennio a Roma.

Ma sto divagando.

Insomma, la cumana è stata un’esperienza che mi mancava e poteva pure continuare a mancarmi. Una volta scesa mi sembrava di dover guardare troppe cose, troppe angolazioni per due soli occhi e il battito del cuore che accelerava ad ogni passo. Ma perchè? Perchè rifare quelle strade, perchè tornare in quelle stanze mi procura sempre la stessa ansia? Come se non fosse il posto giusto; come se volessi a tutti i costi ritagliarmi uno spazietto in un ambito che in realtà mi esclude, come fosse la naturale selezione della specie. Insisto, ci riprovo, convinta dentro di me che sia la cosa più giusta, che avrò dato una gioia a chi amo e che dopo sarò finalmente orgogliosa di me, che inizio e non finisco, mi lancio e poi apro il paracadute, che rido e mi dimentico perchè.

Voglio riuscire a superare questo disagio, forte, opprimente, questo nodo che mi chiude lo stomaco e mi fa sentire piccola piccola, invisibile quando vorrei essere considerata e fosforescente quando vorrei scomparire. Voglio chiudere il mio cerchio e dimenticare il sapore dell’insicurezza, dell’inferiorità.

Solo che non so come fare.

Un passo dopo l’altro, certo.  Ma volentieri farei 4 scalini per volta.

Oggi ne ho fatto uno. Sono ancora tutta intera, ma avverto l’ansia.

Ci lavorerò su.

Sandra

Salto in lungo

Ore 11.47, entro in un negozio di oggetti per la casa mooooooooolto colorati: hai visto mai che trovo gli appendini che cerco??

Ore 11.47:50” OH MIO DIO!  Mancano 81 giorni a Natale ed io ho già davanti a me 4 scaffali pieni di cianfrusaglie degne di “tu scendi dalle stelle”, che poi avranno di sicuro tolto spazio all’esposizione di entusiasmanti appendini!!

J’adore il Natale..ma fatemi vivere un giorno alla volta!!! 🙁

Sandra

Peccato che sono quasi astemia…

Mi scuso con david e con chi non può comprendre perfettamente il dialetto romanesco; questa poesia meritava il post.

Sandra

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La fretta

Se stà a fa’ sera e nantra giornata de lavoro se n’é annata;
c’ho l’ossa tutte rotte, la capoccia frastornata.
Cammino senza prescia, tanto, che devo fa’?
Si torno presto a casa me tocca pure sfacchinà!
Sur viale del tramonto me fa l’occhietto er sole,
e dopo na’ giornata a dà i resti a chi li vole,
l’osservo ‘mbambolato, come fosse na’ visione.
Me fermo lì a guardallo, ma chi l’avrà inventato?
E’ bello forte, nun l’avevo mai notato!
Sempre a combatte, sempre appresso a tutti i guai,
splende splende, ma nun m’o godo mai.
E’ robba che co quell’aria bonacciona e rassicurante,
riescirebbe a fa’ sentì amico ogni viandante.
Stà palla arancione m’ha messo pure arsura, ma, ahò!!
Nun so mica na’ monaca de clausura!
E allora o’ sai che nova c’è ? Io nun c’ho più fretta
e me butto drent’ai meandri de’ na’ fraschetta.
Con le zampe sotto ar tavolino,
e in compagnia de’ n’ber fiasco de vino,
me guardo intorno soddisfatto,
finalmente ho smesso de sbrigamme come un matto!!
E mentre er Cannellino m’arriva ar gargarozzo
Rido cò n’amico e ordino nantro litrozzo.
La vista me se annebbia ma non la mia coscienza
che se mette a riflette sull’umana esistenza:
a che serve stà sempre a core pe’ tutte le raggioni
si so quasi sempre rotture de’ cojoni??

              TRILUSSA

Tutto o quasi

C’è da fare, c’è sempre qualcosa da fare ( Giorgia docet);

in questi giorni il calendario dice che è arrivato l’autunno e in effetti la temperatura è decisamente più fresca e io ho già messo il piumino sul letto: dunque c’è tutto, o quasi.

Manca il giallo delle foglie che cadranno tra un pò. E manca l’odore dell’autunno. Sarà il buco dell’ozono, le congiunzioni astrali, ma ogni anno le stagioni sono diverse da come me le ricordavo. Ogni volta penso che sarebbe bellissimo se facessi un giro per strada, verso le 7.30 della sera, quando, di questi tempi, il sole già non c’è più, ma le luci dei negozi sono così accoglienti. Poi mi accorgo che nella mia mente visualizzo sempre, ogni volta, solo dei luoghi. E oggi ho capito. Vedo le strade di 15 anni fa; le piazze, i colori e le luci di quando vivevo in un altro posto. E nella mia mente è lì l’autunno, è lì il periodo di Natale, è lì la primavera color pesca ed è lì il caldo afoso dell’estate. Non ci vivo più e passano i mesi e mi sembra manchi qualcosa. Ora ho capito.

Il chè non è una soluzione, ma comprensione. E’ pur sempre qualcosa.

Giorni un pò ansiogeni, il nuovo programma da fare, con la speranza di farlo decollare, con la voglia di dare il massimo. E mentre tutto scorre ( W i negramaro), si apre la porta e il mio bellissimo nano mi sorride  e manda un bacio.

Che voglio di più?

Sandra

Sarà la sera…

Stasera sono sola col nano, che dorme da un ‘oretta e mezza. Come al solito mi ero fatta un bel programmino, ma dopo aver abbattuto il capo, ero così esausta da rivedere radicalmente le mie priorità.

Intanto cena, frugale e in solutidine, tra l’altro al telefono. No, in effetti potevo fare di meglio.

Poi giro in internet e mentre si caricano le pagine vedo che danno in tv, per non andare a dormire senza averla accesa, come accede ogni giorno. Ho scoperto che al massimo davano L’isola dei famosi e…internet è diventato subito più interessante.

Eccomi qui, dopo aver spulciato posta, siti e blog amici.

Oggi è partito il nuovo palinsesto, nel quale, chi ci ha seguito sa, che dalle 13 alle 15 potete ascoltarmi insieme a Marco Guacci, in coast to coast, a distanza. Confesso che avevo un pò di preoccupazione per questa novità che comportava più di qualche incognita, ma ora sono molto più serenza, perchè quando lavori in coppia radiofonica la più importante delle componenti è l’affinità istintiva; non so anocra se ci sia, ma la nostra puntata zero penso possa essere promossa. Voi che ne pensate?

Altri due minuti qui, ascolto un amico in onda e poi…vado ad accoccolarmi al mio cucciolo.

Notte a tutti, amici.

buonanotte

 Sandra

Home sweet home

Ho da poco varcato la soglia di casa e se guardo l’ora mi sento ancora più stanca visto che ci ho impiegato praticamente 5, dico 5 ore, per trornare a Napoli da Conversano! Facevo in tempo ad arrivare a Bologna!

Ma chi ci pensava che stasera ci sarebbe stato il panico, all’ingresso della città, perchè da 15 anni il Napoli non giocava in coppa Uefa! Un delirio di automobili ben prima di arrivare all’imbocco della tangenziale, per cui il viaggio, che di per sè, rispettando i limiti di velocità, comporta 3 ore abbondanti di tragitto, ha aumentato considerevolmente il disagio e lo spreco di tempo.

A parte questa conclusione, anche questa trasferta a Conversano è stata una toccata e fuga, anche se mi sono concessa, come sapete, il lusso di trasmettere oggi pomeriggio da lì, dalla sede pugliese, dove lavorano tutti i miei colleghi e dove..sniff..sniff..si respira aria di radio.

Chi mi conosce sa che ho sempre sofferto un pò la distanza tra le sedi. Io sono una che le cose deve viverle appieno; le persone deve respirarle; 300 e passa km sono troppi per riuscire a sentirsi parte integrante del gruppo. Eppure devo mettere in conto che, forse, la componente “distanza” gioca e ha giocato un ruolo favorevole a me ed al rapporto coi colleghi, perchè rivederli per me è sempre piacevole, stimolante. Sapete com’è: vivi tutti i giorni con qualcuno e lo dai per scontato; puoi vederlo solo una volta all’anno e godi completamente di lui per quelle poche ore.

Per me è così.

Mercoledì sera c’è stata una cena con tutto lo staff in cui si è fatto il punto della situazione e, amici miei, si può sempre migliorare, ma, gongoliamoci un pò: siamo piuttosto soddisfatti di quel che è stato fatto negli ultimi tempi e siccome questo post non nasce esattamente dalla modestia, pavoneggiamoci pure sottolineando che Radionorba ha vinto la Grolla d’oro di Saint Vincent 2008 come “Migliore radio”! La premiazione sarà visibile nelle prossime settimane su Italia1!

Applauso libero 🙂

Foto della serata non ne ho, a meno che qualche collega non pensi di pubblicare qualche scatto dal cellulare. Il tutto è avvenuto durante la diretta radiofonica di Sara che, per l’occasione, trasmetteva dalla masseria in cui eravamo. Chi era all’ascolto avrà sentito il casino che facevamo in sottofondo.

Spirito goliardico a gogò.

Qualcuno mi chiedeva, oggi durante il mio programma, quali fossero le novità del palinsesto. Lunedì scoprirete tutto; vi anticipo che ci sono poche variazioni, una delle quali riguarda anche la mia fascia, che però resta la stessa, ma di più, per adesso, non posso dirvi 😉

Sappiate solo che…se radionorba è coast to coast un motivo c’è.

Ora vado a farmi una camomilla: ho pranzato in auto alle 16 con un trancio di pizza e dopo 5 ore seduta o strapazzata dal nano, adesso ho lo stomaco un pò sottosopra. Urge disintossicazione. E magari anche taaaaaaaaaaaaanto nanna ( perchè 5 ore di sonno interrotto 3 o 4 volte sono davvero troppo poche perchè io, adesso, possa valere ancora un centesimo).

Notte notte.

 Sandra

Vieni a cenare in Puglia!!

Ore 15.00 fine programma da Napoli

Ore 16.30 ( se tutto va bene) si parte

Ore 21.00 cena con la radio.

Perchè a noi la vita piace dinamica 😉

Chiedo scusa a tutti quelli che avrebbero voluto saperlo in anticipo per organizzare un veloce raduno/saluto/bacetto/caffè. Ma il programma non era definito fino a …fino a…forse non è ancora definito davvero 😀

Puglia mia bella, oggi sarò con te.

Sandra

I NEED YOU!

Ok, l’operazione “”waiting for a new look” sta prendendo una piega abbastanza definita.

Ora HO BISOGNO DI VOI!

Devo decidere tra questo sfondo ed un altro.

Per farlo spero mi aiuterete voi. Lascio questo per un paio di giorni, o almeno fin quando non avrò trovato un pò di commenti.

Poi metterò l’altro e alla fine delle comuni valutazioni decideremo: altrimenti che democraticommunity sarebbe? 😀

Sandra

Senza voce

jessica alba

Questa foto di Jessica Alba è locandina dell’Associazione bipartisan Declare Yourself che invita i cittadini americani al voto per le prossime presidenziali il 4 novembre. “Se non ti registri e voti e cambi il corso degli eventi, che attualmente non sono molto positivi, – recita il poster – leghi e imbavagli te stesso”.

Breve spiagazione del reale intento di questa immagine. STOP

Con molta meno drammaticità nello sguardo, io in questo periodo mi sento un pò così: imbavagliata.

Non da qualcosa in particolare, tantomeno da qualcuno. Però è come se avvertissi di avere un sacco di cose da comunicare, soprattutto domande da fare, ricerca di un pò di risposte, ma non riesco. Non riesco a fare ordine, spazio.

Per cui mi scuso di non essere troppo accogliente in questi giorni. Ma come tutto, passerà; anche questo aspetto precario del blog.

Sandra

Non tanto nuova

No..in effetti non sono tornata nuova nuova come speravo; d’altronde non avevo prenotato una vacanza in una beauty farm: dovevo pensarci.

Sono stati due giorni un pò…faticosi!! Dal sito internet della fattoria/agriturismo non era minimamente descritta la vera location: tutte salite e discese e scalini dissestati per accorciare le notevoli distanze. Voglio dire che per andare dal miniappartamento al corpo centrale in cui si mangiava dovevi mettere gli scarponcini da trekking! E immaginate col nano che gioia e vacanza rilassata sia stata. Va bè..ma insomma, se devo sudare e affaticarmi e stressarmi ditelo che non posso permettermi manco di sognarla una vacanza! Uffa!

Almeno qualcosa di buono me lo sono portato a casa, da lì: qualche ragionamento e confessione.

Ieri la Famiglia del Capitano ha compiuto 4 anni. Strano che abbia sempre le occhiaie, perchè devo aver dormito davvero tanto per non essermi resa conto del tempo che passava!

E da oggi dieta, sigh! 🙁

Sandra