Mentre percorrevo l’autostrada, oggi, alla mia sinistra sfrecciavano gli alberi di novembre che in una frazione di secondo mi hanno portata alla stessa autostrada, percorsa in senso inverso, molti anni fa. Destinazione Alfedena. Una giornata di non-neve perchè era ancora presto per vederla ma di tanto autunno, coi suoi colori magici quanto indescrivibili.
Avrò fatto centinaia di volte, nella mia vita, strade che mi avrebbero portato a stare qualche ora con gli amici, ma quel giorno mi si è stampato nella mente. E non perchè sia avvenuto qualcosa di particolarmente importante, affatto. Anzi, se devo pensare alla giornata di per sè ricordo di essere stata con persone che non sentivo molto vicine: la mia mente vagava, la mia anima sentiva quei luoghi, ma nessuna persona era lì con me veramente. Bè, tutto questo per dire che quella strada, quegli alberi, da allora sono associati, per me, all’autunno. L’autunno, ha quindi di buono, se non altro, che presto o tardi, posso riempirmi gli occhi di quell’arcobaleno così unico.
La sensazione è un pò quella di prendere una grande boccata d’aria e poi spezzare il fiato di botto. Qualche secondo così, il tempo di non sentire più abbastanza ossigeno dentro di te e poi tirare tutto fuori. Ricomincia il viaggio.
Se vivete in un luogo che non offra panorami, prendetevi qualche ora e andate fuori porta, cercate quei colori, ma dovete avere la sensazione di non averne mai visti di così intensi.
Allora ci capiremo.
Sandra