Agosto in corso e comincio a sentire nell’aria quel profumo.
Quello di pomeriggi lenti, tranquilli, di orologi fermi, tempo dilatato. 24 ore relative. Alcuni giorni sono molto più lunghi di 24 ore ; le ore hanno molto più di 60 minuti. E io respiro molto più ossigeno, che a volte mi gira la testa.
E’ un odore particolare, che sa di focaccia all’olio appena sfornata, fresca fresca calda calda: estiva.
Ma si mescola al profumo di foglie che iniziano a cambiare colore e tra qualche settimana inizieranno ad ondeggiare con la brezza settembrina.
Profumo di buoni propositi, di un nuovo anno che sta per ricominciare, in certi casi senza che sia ancora finito quello precedente.
Perchè l’idea che stia scivolando via questa estate ed io non abbia fatto vacanze mi intristisce ma di una tristezza invasa dall’entusiasmo di settembre. Il nuovo anno per me, dai tempi della scuola, inizia il 9° mese.
Settembre va inserito di diritto tra i miei 3 mesi preferiti.
Mi regala sogni, visioni; riesco a toccare l’illusione di cambiare tantissime cose. Mi risveglio ad ottobre, ma fino ad allora: il mondo è mio.
E così oggi ho fatto un bel giro in bici: mi fa male il fondoschiena e le gambe sembra che siano state bruscamente risvegliate da un letargo troppo lungo. Insomma… che rottame! Però che boccata d’ossigeno puro pedalare al fianco dei miei due uomini, col più piccolo che con occhi sgranati e curiosi si godeva questo giro nuovo per lui, su un seggiolino che gli dava la possibilità di “volare”.
Oggi pedalo, corro da voi, e respiro. Stanotte proverò ad esprimere qualche desiderio, che tra qualche giorno cercherò di concretizzare.
Mai smettere di sognare.
W la retorica.
Sandra