La mia parte di letto in questa parte di vita

Forse perchè quando penso a lui lo rivedo accanto a me, durante l’intervista di qualche anno e lo avverto tranquillo e disponibile, niente affatto presuntuoso; alla mia altezza ( grazie anche allo sgabello su cui sedeva); fatto sta che è un pò che nelle canzoni di Jovanotti trovo grandi note e grandi parole che si adattano perfettamente a certi stati d’animo.

Nella mia personalissima Chart, al momento governa incontrastata la sua ultima canzone:

“Come musica”

– I tuoi grandissimi sogni, i miei risvegli lontani
I nostri occhi che diventano mani
La tua pazienza di perla, le mie teorie sull’amore
Fatte a pezzi da un profumo buono
Il tuo specchio appannato, la mia brutta giornata
La mia parte di letto in questa parte di vita
Il tuo respiro che mi calma se ci appoggi il cuore
La nostra storia che non sa finire
So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore è
Come musica
Solo l’amore rimane e tutto il resto è un gioco
Il nostro amore immenso che non puoi raccontare
E che da fuori sembrerà normale
E abbiamo fatto piani per un nuovo mondo
Ci siamo attraversati fino nel profondo
Me c’è ancora qualcosa che non so di te
Al centro del tuo cuore
Che c’è? –

(Jova)

Sandra

Eh già…

Dite:

è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione.

Poi aggiungete:

perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.

Ora avete torto.

Non è questo che più stanca.

E’ piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.

Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.

Per non ferirli.

Janusz Korczak

Corre veloce il tempo

Tempo

Sono le 14  e se non fosse che facendo il programma con Marco mi diverto e mi ricarico, direi che per me sono decisamente le 23, ora in cui, dopo aver fatto tante, troppe cose, è bene iniziare ad accoccolarsi nel lettone.

Questa mattina ho vissuto una specie di de ja vu; sono stata in posti dai quali mancavo da anni. Potrei dire che finalmente hanno terminato i lavori di ristrutturazione della cumana di montesanto ( la cumana è una specie di metropolitana), ma non sarebbe un’affermazione corretta, perchè i lavori continuano in parte e perchè la chiusura dei lavori principali sicuramente è avvenuta già da parecchio. I vagoni sono sempre sporchi, affollatissimi che non trovi un posto manco sul portaborse ed emana il solito tanfo infernale. In effetti in questi anni non mi è affatto mancata. Se non fossi stata a londra e parigi potrei fantasticare sulle loro magnifiche e pulitissime metropolitane, ma come potrei dimenticare i topi enormi che invece bivaccano lì? Premio miglior metropolitana dell’ultimo quinquennio a Roma.

Ma sto divagando.

Insomma, la cumana è stata un’esperienza che mi mancava e poteva pure continuare a mancarmi. Una volta scesa mi sembrava di dover guardare troppe cose, troppe angolazioni per due soli occhi e il battito del cuore che accelerava ad ogni passo. Ma perchè? Perchè rifare quelle strade, perchè tornare in quelle stanze mi procura sempre la stessa ansia? Come se non fosse il posto giusto; come se volessi a tutti i costi ritagliarmi uno spazietto in un ambito che in realtà mi esclude, come fosse la naturale selezione della specie. Insisto, ci riprovo, convinta dentro di me che sia la cosa più giusta, che avrò dato una gioia a chi amo e che dopo sarò finalmente orgogliosa di me, che inizio e non finisco, mi lancio e poi apro il paracadute, che rido e mi dimentico perchè.

Voglio riuscire a superare questo disagio, forte, opprimente, questo nodo che mi chiude lo stomaco e mi fa sentire piccola piccola, invisibile quando vorrei essere considerata e fosforescente quando vorrei scomparire. Voglio chiudere il mio cerchio e dimenticare il sapore dell’insicurezza, dell’inferiorità.

Solo che non so come fare.

Un passo dopo l’altro, certo.  Ma volentieri farei 4 scalini per volta.

Oggi ne ho fatto uno. Sono ancora tutta intera, ma avverto l’ansia.

Ci lavorerò su.

Sandra

Salto in lungo

Ore 11.47, entro in un negozio di oggetti per la casa mooooooooolto colorati: hai visto mai che trovo gli appendini che cerco??

Ore 11.47:50” OH MIO DIO!  Mancano 81 giorni a Natale ed io ho già davanti a me 4 scaffali pieni di cianfrusaglie degne di “tu scendi dalle stelle”, che poi avranno di sicuro tolto spazio all’esposizione di entusiasmanti appendini!!

J’adore il Natale..ma fatemi vivere un giorno alla volta!!! 🙁

Sandra

E tu come stai

In questa settimana non sono riuscita a ritagliarmi 5 minuti per scrivere un post, porca puzzola!

E mentre Claudio Baglioni riceve il premio come Uomo della pace 2008 e si prepara ad un mega tour italiano che toccherà Napoli tra l’8 e il 13 dicembre, io decido in quale giorno andrò a vederlo 🙂 e mi domando: voi come state?

Non ho ancora capito quale sia l’attuale stato di salute del blog.

Incombe la preinfluenza (de’ su’ nonna) e io vorrei proprio che tutti voi mi lasciaste un commento in cui mi raccontate, pure brevemente, coma va in questo periodo.

Dai…ditemi di voi.

Vi abbraccio.

Buon week end ( bagnato) a tutti.

Sandra

Occacchio!!

Scusate il francesismo, ma mi sono persa il compleanno della nostra Lina e mi dispiace da matti!

E’ stato sabato scorso, il 27 settembre, se interpreto bene l’sms che ha appena inviato in radio per raccontarmi che ha festeggiato quel giorno al concerto di Vasco e che ancora ne vive l’emozione.

Carissima Lina, avrei voluto farti gli auguri quel giorno. Perdonami. Te li faccio ora, con tutto il mio cuore.

torta

Sandra

Sito che vai, pensiero che trovi

Ogni giorno giro in internet e trovo cose; era un pò che mi imbattevo in una rubrica di psicologia che ho sempre prontamente snobbato: poi oggi, come non avessi proprio proprio niente di meglio da fare 🙂 , ho clikkato sulla pagina e ho iniziato a leggere qualche lettera con relativa risposta. Francamente non è che ci abbia trovato grandi verità o illuminanti considerazioni, ma è un periodo in cui mi piace pescare dagli altri un cadeaux. Questa psicologa, ad un certo punto, scrive: 

“I genitori non sono solo persone esterne con cui entriamo in relazione, ma delle figure interne che ci portiamo dentro ”

e io aggiungerei: con tutti i pro e i contro del caso.

Questa constatazione potrebbe essere la risposta a tante domande che ci poniamo nell’arco della vita.

Sandra

Peccato che sono quasi astemia…

Mi scuso con david e con chi non può comprendre perfettamente il dialetto romanesco; questa poesia meritava il post.

Sandra

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La fretta

Se stà a fa’ sera e nantra giornata de lavoro se n’é annata;
c’ho l’ossa tutte rotte, la capoccia frastornata.
Cammino senza prescia, tanto, che devo fa’?
Si torno presto a casa me tocca pure sfacchinà!
Sur viale del tramonto me fa l’occhietto er sole,
e dopo na’ giornata a dà i resti a chi li vole,
l’osservo ‘mbambolato, come fosse na’ visione.
Me fermo lì a guardallo, ma chi l’avrà inventato?
E’ bello forte, nun l’avevo mai notato!
Sempre a combatte, sempre appresso a tutti i guai,
splende splende, ma nun m’o godo mai.
E’ robba che co quell’aria bonacciona e rassicurante,
riescirebbe a fa’ sentì amico ogni viandante.
Stà palla arancione m’ha messo pure arsura, ma, ahò!!
Nun so mica na’ monaca de clausura!
E allora o’ sai che nova c’è ? Io nun c’ho più fretta
e me butto drent’ai meandri de’ na’ fraschetta.
Con le zampe sotto ar tavolino,
e in compagnia de’ n’ber fiasco de vino,
me guardo intorno soddisfatto,
finalmente ho smesso de sbrigamme come un matto!!
E mentre er Cannellino m’arriva ar gargarozzo
Rido cò n’amico e ordino nantro litrozzo.
La vista me se annebbia ma non la mia coscienza
che se mette a riflette sull’umana esistenza:
a che serve stà sempre a core pe’ tutte le raggioni
si so quasi sempre rotture de’ cojoni??

              TRILUSSA

Tutto o quasi

C’è da fare, c’è sempre qualcosa da fare ( Giorgia docet);

in questi giorni il calendario dice che è arrivato l’autunno e in effetti la temperatura è decisamente più fresca e io ho già messo il piumino sul letto: dunque c’è tutto, o quasi.

Manca il giallo delle foglie che cadranno tra un pò. E manca l’odore dell’autunno. Sarà il buco dell’ozono, le congiunzioni astrali, ma ogni anno le stagioni sono diverse da come me le ricordavo. Ogni volta penso che sarebbe bellissimo se facessi un giro per strada, verso le 7.30 della sera, quando, di questi tempi, il sole già non c’è più, ma le luci dei negozi sono così accoglienti. Poi mi accorgo che nella mia mente visualizzo sempre, ogni volta, solo dei luoghi. E oggi ho capito. Vedo le strade di 15 anni fa; le piazze, i colori e le luci di quando vivevo in un altro posto. E nella mia mente è lì l’autunno, è lì il periodo di Natale, è lì la primavera color pesca ed è lì il caldo afoso dell’estate. Non ci vivo più e passano i mesi e mi sembra manchi qualcosa. Ora ho capito.

Il chè non è una soluzione, ma comprensione. E’ pur sempre qualcosa.

Giorni un pò ansiogeni, il nuovo programma da fare, con la speranza di farlo decollare, con la voglia di dare il massimo. E mentre tutto scorre ( W i negramaro), si apre la porta e il mio bellissimo nano mi sorride  e manda un bacio.

Che voglio di più?

Sandra

Un pò di ACE!

Premio Blog Vitamico A.C.E.

Grazie a Maurizio che mi ha premiata 🙂

Non giro il premio perchè non voglio innescare il meccanismo “catena”; vi basti sapere che ciacuno dei blog che sono presenti nella mia home page  ne sarebbe meritevole.

Sandra