God saved Sunday!

Domenica senza spugnette e detergenti in mano! Senza grandi mal di schiena per essere stata piegata tutto il giorno a pulire una casa appena ristrutturata..EVVIVA!!

Ci vuole un pò di ottimismo in seguito ad un contrattempo che cambia i programmi e anche certe aspettative.

Venerdì ho visto per la prima volta i pavimenti di casa nuova e volevo piangere, non dalla commozione, ma perchè il piastrellista presumo si sia improvvisato tale, visto che ora in casa non ho una superficie piana, ma scalini ad ogni passo. E purtroppo non ho modo e tempo di far rifare l’intero lavoro. Non mi soffermo perchè altrimenti mi riemetto a piangere.

Per questo ed una serie di altri motivi  devo rimandare il trasloco di qualche giorno e consentire alla ditta dei lavori di finire tutto domani, lunedì. Dunque..cosa pulivo a fare oggi, domenica? Mi sacrificherò in settimana.

Intanto ho continuato ad inscatolare. E..cosa ti ritrovo rovistando nei cassetti in cui ho custodito per anni il mio passato di figlia di famiglia? Quaderni, quadernetti, diari, fotografie, tesori di varia entità.

Un piccolo taccuino contiene frasi rubate a canzoni e pensieri autorevoli sul mio “strumento”: la voce.

“Nella mia voce c’è la mia relazione col mondo, il mio modo di vederlo, di sentirlo, la mia eredità, la mia educazione, il mio ambiente, il mio dolore.

Nella violenza della mia voce, nella sua delicatezza, nella sua tonalità decisa o incerta, c’è tutta la mia biografia, la qualità del mio rapporto con il mondo, il mio modo di offrirmi”.

Grazie a Peter Albrook per aver così magistralmente descritto un pensiero anche mio.

Sandra

Today & yesterday

Oggi, per la prima volta in questo caos che, da un pò, sono le mie giornate ho visualizzato l’opera compiuta (come dice Maurizio).

Mi sono immaginata più leggera e rilassata nella mia casetta nuova, che assumerà la sua forma precisa tra..un bel pò..ma dalla prossima settimana io ci starò dentro. E il più sarà fatto!Questa domenica sarà dedicata alle grandi pulizie…ecco..non è un bel futuro, in effetti, ma s’adda fà! Spero solo che qualche buon cuore abbia la generosa idea di venire a portarmi un panino..una bibita…un ventaglio….UN’IMPRESA DI PULIZIE!!!!

So che una volta entrata in casa il grosso della sistemazione non sarà difficile e..non vedo l’ora di scattare qualche foto, perchè dovete assolutamente vedere la stanza multicolor del nano, il salone “scioccante”  e anche la stanza da letto da sonno perfetto!  Mi illudo che sia così, una volta che tutto sarà a posto e voi, quando vedrete le immagini, vi prego, non smontatemi del tutto: fatemi credere che sono riuscita nel mio intento!! 

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Ieri sono stata intervistata da Marco De Domenico, amministratore del blog usalavoce.it, amico e collega bravissimo che è voce di tanti spot famosi. Ricordate la pubblicità della coca cola? Quella con..le lingue che parlano agli occhi? Ecco…sorvolando sull’eleganza dello spot, lui è una delle lingue 🙂 Bè..insomma, sta tenendo un corso sulla voce via web e mi ha intervistata in occasione dell’ultima puntata. Cavoli…mi sono sentita davvero un pò vip…

Grazie Marco.

Sandra

– I tuoi figli guardano te in cerca di sicurezza…quindi nasconditi quando ti mangi le unghie-

I miei residui

Morta, distrutta, spappolata, diluita nei vestiti un pò a casaccio, stordita dalla mancanza di sonno, rovente dal caldo, ansiogena e decisamente stressata.

Che brutto quadro!

Ma al momento il tempo che mi separa dal cambiamento, certamente positivo, di cui parla Angela nel suo commento al post precendete, è un viscido incubo!!!

Ovviamente mi rilassa pensare che tra una decina di giorni il peggio sarà passato, anche perchè le settimane mi pare stiano davvero volando.

Come vorrei chiudere gli occhi e , come in un film,  riaprirli per torvarmi seduta su una sedia di vimini e un ombrellone di paglia mosso dal vento, in riva al mare, a godermi il momento prima del tramonto, la quiete dopo il giorno frenetico, bibita tra le mani e serenità..quella serenità propria dei monenti in cui si profila qualcosa ancora non identificata all’orizzotne ma che sai ti aprirà ad una nuova fase della vita.

Ahhhhhhhhhhhh…oggi mi accontenterò di 5 minuti fuori al balcone, a riempirmi gli occhi per le ultime volte di quel che si vede dalla mia prima casa “da grande”.

Ecco..mi sono ricordata che devo assolutamente scovare delle foto da farvi vedere….se oggi riesco le carico sul blgo..no..aspè, Sandra non fare promesse che non sai se potrai mantenere! Ok…magari non oggi, ma appena possibile le caricherò 😀

Sandra

 – Chiunque dica “basta dire no!” non ha figli –

Scatole piene

Questa mattina mi sono girata a guardare casa mia (ed è stato abbastanza acrobatico farlo, dati i 5 cm quadrati liberi) e mi sono resa conto che…non la rivedrò mai più com’era quando 4 anni fa ci sono entrata per la prima volta. Coi mobili che sapevano ancora di nuovo, pochi soprammobili e accessori. Tutto che urlava che quella era una casa nuova e ancora non vissuta. Penso che, oltre qualche foto fatta un paio di anni fa, porterò con me, nella mente, il ricordo di qualche pomeriggio d’estate, quando il sole entrava e illuminava tutto di arancio…

Eh si, amici! Da due giorni riempio scatoloni! Incarto la mia vita e la accomodo sul fondo del cartone, tra una tovaglia e un giornale accartocciato, nelle speranza che nulla si frantumi, ma resti intatto e , una volta riportato alla luce, continui a vivere come e meglio di prima.

Quando pensavo al momento di organizzare il trasloco francamente lo immaginavo più leggero e indolore. Invece, a parte la fatica fisica e, come dicevo prima, la necessità di imparare a volare perchè non c’è più spazio calpestabile in casa con tutte ste scatole..tra le scatole, mi sta salendo un pò d’ansia e una strana sensazione di precarietà…boh..forse non è poi così divertente e non sa di campeggio il dover mangiare in piedi 🙂

Mi consolo pensando che tra un paio di settimane tutto questo sarà finito. Cioè..no..solo spostato; nella casa nuova, che però non sarà finita, che avrà un armadio a muro..senza porte..un bagno…senza lavabo..porte vecchie..niente battiscopa..

Insomma, non avrò tempo per annoiarmi.

Peccato..perchè la sera, in questi giorni, ha un venticello così piacevole che tutto quel che si dovrebbe fare è..passeggiare e respirare.

Magari non passeggerò, ma finchè riesco a far stare le scatole DENTRO casa, posso continuare, la sera, a stare sul balcone, con il nano, a guardare UNNA (= la luna).  E la giornata finisce bene.

Sandra 

– Prima dite no. Poi negoziate –

Radiosognando

 L’unico “maestro” che abbia mai avuto e che ha il merito di avermi fatto conoscere la strada che poi è diventata il mio presente disse che : la radio si inizia a fare come si deve dopo i 30 anni.

Io non so se la linea di confine coincida proprio con l’ultimo giorno del tuo 29esimo anno di vita; certo è che che sulla mia pelle posso dire di aver sperimentato che dopo i 30 tante cose cambiano, il tuo modo di pensare cambia, di vedere la vita, le tue esperienze passate e parte di quelle che già intravedi del tuo futuro. E sicuramente la maniera in cui ti relazioni agli altri, che per me è, tutti i giorni, il mio pubblico, cambia.

Sicuramente migliora.

Sicuramente è più efficace.

Sicuramente è più gratificante e somigliante al tuo reale modo di essere.

Io spero di superare, ogni anno che passa, un ulteriore piccolo confine che mi porti a crescere e migliorare sempre più.

Ma al di là della mai voce, del mio programma, di quello dei colleghi: come dovrebbe essere la radio ideale? Voi, amici miei, cosa vorreste se poteste, schioccando le dita, decidere cosa ascoltare accendendo la radio?

Radiosognamo?…

Sandra 

– Secondo i bambini la gratificazione immediata è troppo lenta!-

64 minuti…

 candelineeeeeeeee

…e anche questo compleanno sarà passato.

Amici, vorrei trovare parole nuove, originali e incredibilmente efficaci per comunicarvi quanto vi ho sentiti vicini oggi.

GRAZIE.

Perchè con messaggi, qui o in privato, mi avete dedicato parole che fatico anche a credere possa avervi ispirato io. Come ho detto a Lina, per crederci ho dovuto far leggere i vostri messaggi ad altre persone, con meraviglia e orgoglio, perchè i regali vanno mostrati con fierezza e voi siete il mio regalo più importante.

L’affetto incondizionato. Ecco cosa mi avete donato.

Mettiamo in circolo energia buona e ci sosteniamo, e a volte spingiamo, l’un l’altro.

Stupendo…

Sandra

– Saprete che i vostri figli stanno crescendo quando smetteranno di chiedervi da dove sono venuti…e si rifiuteranno di dirvi dove stanno andando –

Io provo a divagare…

… ma voi volete proprio che ricordi che manca poco al mio compleanno!! E questa volta devo consegnare qui, pubblicamente, il trofeo speedy gonzales a colui che prima di chiunque altro mi ha fatto gli auguri e non solo verbalmente, ma anticipando l’invio di una cartolina da quella meraviglia che è il Salento!

PINUZZO GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! Radio Sandra si è gongolata un bel pò!

Mi sento già molto coccolata…e pensare che avevo detto al capitano se potevamo fare che il mio compleanno era sia sabato che domenica! In effetti se parto dal giovedì posso accontentarmi di chiudere i festeggiamenti sabato stesso 😀

Sandra

– Le leggi di priorità dei bambini:

1) se mi piace è mio

2) Se riesco a portartelo via, è mio

3) Se ce l’avevo fino a poco fa, è mio

4) Se è mio, non deve mai in alcun modo sembrare tuo.

5) Se sembra mio, è mio

6) Se è tuo e io te lo rubo, è mio

7) Se secondo me è mio, è mio

8)Se è rotto, è tuo –

Sandra-cartoon

 Ecco come mi vede Lillino, storico componente de ” La crikka” che realizza caricature e si diletta a immortalare i dj di Radionorba:

caricatura

 Che ne dite? Io riesco a vedere una sola vera corrispondenza: il neo 🙂 Ma magari sono troppo coinvolta per essere obiettiva. Lillino grazie!

Sandra 

– Ci sono 3 modi per far sì che le cose vengano fatte: farvele da soli, pagare qualcuno perchè le faccia o proibire ai vostri figli di farle –

E a volte succede…

… che non fai in tempo a guardare fuori, considerare che la vita nella sua semplicità può essere talmente rasserenante, provare un attimo di pace che…BOOOM! Arriva lo spintone di cui parla Maurizio nel suo commento. Arriva così violento che anche se ormai sai mantenere bene il tuo equilibrio, non oscilli solo in avanti e indietro più velocemente, ma sbandi e le mani sono incerte nella loro presa. “Cado! Oddio cado! Non voglio, ma sto cadendo! Non voglio farmi male, non voglio dover ripartire! Ok, se cado ce la farò! Vinco io lo stesso! Sia qual che sia…”

Un istante in cui 1000 pensieri si susseguono, perchè il tempo in certi casi si dilata.

Alla fine non cado. Le mani fanno male: ho stretto la presa così forte che le unghie mi hanno segnato i palmi e le dita sono indolenzite. E il cuore. Ha la sua nuova piccola ma fastidiosa ferita. Va a fare compagnia a quelle che in una vita tante volte si formano.

Tutto passa, tutto si rimargina. Fuori. Ma alle mie domande chi  risponde? Perchè ne ho, sempre qualcuna in più rispetto alle risposte disponibili. Domande, fuochi e fiamme, che se ora si esprimessero devasterebbero l’interlocutore. Ma devo contenermi, essere saggia, morigerata, un pò fredda e distaccata. Invece preferirei avere 5 anni e tirare un bel pugno sul naso a chi mi ha rubato il giocattolo.

Io lo so che non sono solo anche quando sono solo, ma qualche volta ognuno di noi è davvero solo.

Sandra

-Un perfetto esempio di legge minoritaria è…avere un bambino per casa –

Avanti e indietro…

…e in quell’altalena che ha trovato un suo equilibrio di andate e ritorno, qualche spinta più forte fa venire le farfalle nello stomaco e poi le ricaccia fuori.

L’appuntamento di oggi pomeriggio, alla fine, si è rivelato non importante. E non c’è stata attesa tradita. Nessuno ha messo e nessuno ha tolto. Anche se adesso ho qualche domanda in più e molte risposte in meno.

In questa giornata di punti interrogativi ho trovato il tempo di fare la bucatura, cosa che mi procura un certo orgoglio, e di riempire un cassetto del freezer di gelati, mini…per sentirmi meno in colpa.

‘Notte mondo.

Sandra

-Si è giovani una volta sola. E’ quanto la società è in grado di sopportare”-