Supercalifragili…

Chi fa il mio lavoro  lo ama.

O almeno lo ha amato molto: non si sceglie per arrivare alla fine del mese.

Io sono stata folgorata un bel giorno, dopo che per anni ha covato dentro di me l’amore, come un virus che dorme nel tuo corpo e mai potrai sconfiggere del tutto. Folgorata quel giorno che una lampadina fece luce e mi permise di vedere quello che sfioravo goni giorno senza nemmeno vagamente ipotizzare che si trattava del mio futuro pane. Da quel giorno ho provato delle emozioni forti e incontrollate come quelle di un adolescente perdutamente innamorato. E sono stati anni di  fondamentali palpiti, un tam tam  che mi indicava la strada, nulla poteva farmela cambiare e nulla, infatti, ci è riuscito. Ho imparato tante tantissime cose, tecniche, certo, ma anche morali, umane. Ho imparato ad ascoltare, ascoltarmi, sentire, elaborare e riconoscere suoni.

Le parole…ho imparato a sentire le parole. Le ho pronunciate mille volte nella vita e mai ho fatto caso a quanto bene suonassero alcune parole. Amici prestate attenzione al suono delle parole: ce ne sono alcune stupendamente musicali, piene com’è giusto che siano secondo il sinificato che hanno o stridenti. Una parola non è mai il solo susseguirsi di vocali e consonanti. E’ suono. Che se pronunciato, poi, correttamente, diventa musica. Se riuscirete a capire qual che sto provando a condividere forse desidererete di diventare dei parlatori, o degli ascoltatori diversi. Forse pronuncerete quasi bisbigliando dei termini il cui suono vi accorgerete che quasi vi fa bene. Come una specie di strana terapia personalizzata.

Non sono certa di essere riuscita a comunicarvi quello che volevo, non so se sono riuscita a farvi sentire quel che a volte sento io quando penso che uso, per lavoro, uno strumento eccezionale, con enormi potenzialità che per espletare la sua funzione usa “attrezzi” belli e semplici come le parole.

Parole belle, suoni emozionanti. E poi la voce. La voce. Che grande miracolo. E che gratificazione sapere che riesco a governarla.

Amici buona, ottima settimana.

Avrò tante parole per voi, se mi ascolterete. Quelli con l’udito migliore sentiranno anche quelllo che non dirò.

Per gli altri, l’appuntamento è qui.

Vi bacio.

Sandra

Equilibrista

Quanti pensieri e stati d’animo differenti posso avvicendarsi nella stessa giornata.

Sono felice di dove sono e di quel che faccio.

Ma ora, e da un pò di tempo ormai, vorrei proprio andare un pò via. Respirare l’aria di un’altra latitudine. O almeno mi piacerebbe poter progettare questa pausa. Invece sono impantanata tra doveri, questioni, incastri lavoro, famiglia, ansia. E in effetti il pensiero di quel poco di vacanza che potrò concedermi solo tra un pò non mi soddisfa, anzi mi deprime. Perchè invece di pensare che potrò godermi qualche giorno, penso a quelli che non posso avere! Ah! che brutta razza gli umani!

Allora viaggio un pò con la testa e ad ogni venerdì mi convinco che i due giorni che stanno per iniziare mi porteranno un sacco di cose gratificanti. Bè…domani è festa (per molti ma non per tutti 🙂 ) e cmq il week eknd è vicino. Quindi…sorrido, dai!

Sandra

oi oi oi

..che brutto mal di testa che ho. Sapete di quelli che sottintendono che..ci sia di più sotto! 🙂

Ma sono ottimista, convinta che passerà e potrò godermi questo fine settimana, perchè ne avevo proprio voglia. E ora che ci siamo, senza fare voli pindarici, come minimo devo sapere di potermi rilassare 48 ore.

Ieri è successa una cosa curiosa: ho pensato alla focaccia e si è  materializzata davanti ai miei occhi. Ovviamente in uno snack bar. E direte voi: che c’è di strano? Bè, la cosa strana è nella focaccia, che qui a Napoli non si fa, in genere. Insomma…lo prendo come buon auspicio…o comincio a preoccuparmi dei miei poteri sovrannaturali 😀 Perchè lo sapete che tutti ne abbiamo, vero? E’ solo che non sappiamo come utilizzarli…(per fortuna).

Buon week end, amici 🙂

 Sandra

Si viene e si va

Venerdì nervoso, quasi isterico: avevo un impegno importantissimo che viene disdetto solo 3 ore prima, portando con sè una serie di spiacevoli e problematiche conseguenze. Ho bisogno di gratificazione: faccio fuori 3 pastarelle in 5 minuti.

Sabato di recupero: il frigo piange disperato per il vuoto che ha dentro. Urge spesone. Così, memori dei molteplici tentativi di giro al supermercato con nano camminatore al seguito, decidiamo di mollarlo ai nonni e fare le cose per bene e con una certa calma. Avevo quella specie di friccicore tipico dei momenti in cui sai che stai facendo una cosa insolita. Ma il fricciore dura due secondi: scacciato violentemente da un sonno indecrivibile. Così si va. Spesa, gira di qua, gira di là, guarda le offerte, non esagerare, paga, carica la roba e via a scaricare tutto a casa. Sono le 17.00 Ma..che dici..mezz’ora di nanna?? Ok..

Ronffffffffffffffff

Si solleva la palpebra destra, mentre quella sinistra approfitta di quegli ultimi instanti. Ma che ore sono? LE NOVE MENO UN QUARTO??? ARRRRRRRRRGHHHHHHHHH!

Sguschhhhhhhhhhhh

Schizziamo fuori casa per ricongiungerci al nostro nano in carica. Ed eccolo lì, felice, contento e ipereccitato per aver potuto rincorrere e martorizzare il cane dei nonni.

Domenica pacifica: senza fretta, senza doveri e senza vestiti formali. Tranquillità e momenti caldi.

Insomma, ristabilito l’equilibrio per poi riprendere a fare gli acrobati  in settimana. Perchè la vita è quasi sempre un gioco di equilibri, di bilance e bilanci. Se da qualche parte toglie, da qualche altra bisognerà rimettere. Credo che per una specie di istinto di sopravvivenza ognuno di noi si mpegni nel farlo, anche quando pensiamo di non averne le forze o, peggio, il motivo.

Inzia una nuova settimana. In realtà nulla comincia, sono giorni che si susseguono, ma il concetto di “inizio” porta con sè un pensiero positivo e allora…si INIZIA. Di nuovo 🙂

Buona settimana, amici.

Sandra

Peso massimo

pesi 

E una delle due settimane infuocate è andata! Con qualche alto e qualche basso. Cominciamo dal basso: nel mio frigo non c’è più la ciotolona con le 6 uova di Pasqua. Qualche folletto invisibile deve essersele fatte fuori…in una settimana netta…cavoli…meglio che non ci penso 😀

Poi qualche alto: domenica è stata un strepitosa giornata di primavera, in cui ho abbandonato per strada tutte le pesantezze, tossine, polveri, negatività di questa infinita serie di giorni di pioggia e malumore! Che belle ore ho trascorso! Mi sono sderenata, diciamolo! Perchè comunque uscire a piedi per andare con due nani al seguito per le vie belle e profumate di mare di Napoli non è una cosa di tutto relax. Anche perchè immaginate l’entusiasmo di un puffo di 15 mesi che sgambetta cercando di rincorrere i colombi o i palloni dei puffi più grandi di lui e che, soprattutto, quando era il momento di andare, decideva di prendere sempre la strada opposta..Insomma..siamo tornati a casa con le gambe in manutenzione straordinaria ma con l’umore davvero up!

E intanto parte una nuova settimana, nella quale  gli impegni di routine si fanno sentire scacciando via presto gli strascichi di sole della domenica. La verità è che ci vorrebbe una bella vacanza:  poter mettere tante domenica in fila una accanto all’altra per provare a vedere se i piccoli impegni faticosi di ogni giorno, uan volta che si dovessero riproporre,  improvvisamente sembreranno perdere qualche chilo.

Sono un pò sotto stress, lo ammetto. Un pò..parecchio. E a volte ne risento troppo. E’ come se la mia vita fosse divisa nettamente. Sandra è almeno due persone. E quella che non riesce a vedere tutto rosa le sta proprio sulle scatole. Ma non riesce a liberarsene. Vorrei un pò più di leggerezza da parte mia (e non intendo sulla bilancia). Invidio un pò chi vive con più tranquillità, senza mai essere di corsa, ma poi proprio queste persone così “lente” mi danno sui nervi perchè mi costringono a correre per due.

OHHHHHHHHH…vedete? Sò troppo pesante…

Uff!

 Sandra

De fuego!!!!

Così saranno questa e la prossima settimana!

Ho un sacco di scadenze, impegni, appuntamenti. E non ci illudiamo: molti di questi tutt’altro che piacevoli e rilassanti. Anzi, faccio prima a dire che lo stress è allegramente parcheggiato a casa mia.

E in tutto questo devo cercare di stare lontana da quei 4 o 5 chili di cioccolato che ho spezzettato in una ciotolona, nell’illusione che riducendo le dimensioni delle lastre si riducesse anche la tentazione.

Cavolo! ma tutta sta buonissima cioccolata, profumata, con quel colore che è solo suo e irripetibile, è proprio uno spreco! Fino ad ora non lo avevo mai pensato, ma forse è perchè questo è stato il primo anno della mia vita in cui ne ho avuti 5! Davvero troppi! Perchè poi che fai? Non li mangi? E no! Peccato doppio! E allora cedi…ma lo fai per ricatto psicologico! NO! Ho deciso che qualche pezzetto lo mangerò (perchè non sono mica un robot) però lascerò a chi si fa meno problemi il rischio indigestione 😀

E voi?? Avete pesato la vostra cioccolata? A che quota siamo?

Sandra

A chi è Santo…

..Tanti auguri!! E nel blog abbiamo Pino, Peppe e magari tanti “silenti” che festeggiano oggi l’onomastico! E poi auguri a tutti i papà che leggono o no. Che Papà sono già o che lo diventeranno tra poco.

Auguri.

🙂

Ho voglia di colomba.

Sandra