Questa vitaaaaaaaaaaa

Stamattina mi è scivolata di mano la mia NUOVA crema idratante che uso tutti i giorni, ovviamente in una confezione di vetro che quindi si è frantumata andando a mescolare mgistralmente scagliette infami in tutta la crema che, disperata com’ero, ho provato a recuperare finendo per taglarmi pure un dito.

Insomma…é proprio  lunedì!

Ma oggi sono di buon umore, ottimo direi! Perchè c’è un bellissimo sole, amici!  E a sud siamo un pò meteoropatici (un pò?? diciamo pure che il motivo principale per cui 7 anni fa ho deciso di tornare a Napoli e non restare a Milano è stato il clima!!).

Detto questo: tra 9 giorni ci saremo liberati pure di questo Carnevale, evviva! Io che amo le feste in generale, perchè trovo che siano sempre una scusa per…essere più allegri di quanto saremmo normalmente, il Carnevale proprio non lo tollero. Forse perchè non amo gli scherzi…eh si…e dalle nostre parti se ne fanno e di nessun gusto, non trovate? Così ogni anno vivo con una certa angoscia l’avvicinarsi del martedì grasso, che è per eccellenza il giorno in cui puoi aspettarti di tutto per strada. Tant’è vero che difficilmente metto il naso fuori casa, se non per lavoro.

Nonostante ciò….oggi pomeriggio mi tocca un giro alla ricerca di un vestitino di carnevale. Non ho la minima idea del soggetto. Vorrei qualcosa di tenero… ma non troppo scontato.

Ovviamente non per me…che al massimo posso arrivare a metter su un paio di finti occhiali con nasone e baffoni (tipo quelli che ieri ha portato mio padre a casa).

Il vestitino è per il mio nano.

Poi vi farò vedere il risultato 😉

 P.S. ieri ho fatto le chiacchiere..sono venute dure: che domenica da dimenticare!!

Sandra

Il sabato al CC

E finalmente ecco il sabato! La giornata più bella della settimana, diciamocelo! Perchè comunque vada…domani è domenica e quindi..c’è sempre tempo per correggere il tiro se le cose non sono andate come dovevano o se..abbiamo strafatto e dobbiamo recuperare! Eh si!

Così, questo sabato sono partita con le migliori intenzioni: “c’è un fantastico sole, usciamo a fare un paio di commissioni che sto rimandando da un pò e ci godiamo la splendida giornata. Torneremo nel pomeriggio, in tempo per organizzarci una serata tranquilla”!

Chissà com’è….ma quando esci per comprare un paio di cose ne compri sempre 123 e se volevi spendere 10 spendi 100!!

Per lo meno, però, ho sistemato due o tre cosette. Erano mesi che avevo tutti i telefoni di casa (2 cordless e un fisso) fuori uso: chi telefonava a casa mi sentiva in viva voce – effetto San Pietro! Non sapevo minimamente da che parte cominciare nella scelta di un cordless che speravo non mi avrebbe lasciata all’improvviso e siccome tra  quelli defunti in casa mia ce n’è uno che non ha mai funzionato bene avevo una sola certezza: “NON COMPRERò PIù QUEL MODELLO E QUELLA MARCA!”. Le ultime parole famose…ovviamente secondo la signorina del negozio QUEL modello ( ma più recente) e QUELLA marca sono i migliori quindi…è scontato dire cosa ho comprato. Vi dico solo che…ne ho presi due 😀

Altro reparto altra spesa.

E’ una gran palla fare le pulizie in casa, ma qualcuno dovrà pur farle e sicuramente passare l’aspirapolvere non è un impegno che riuscirò facilmente a sbolognare al mio uomo quindi…urge scopa elettrica nuova! Da molto tempo in verità, ma ieri era proprio al giornata dell’acquisto folle per la casa. Ma che scelgo???

Siccome questo è il MIO blog scriverò marca e modello: ho preso una  BOSCH  Acenta 1800W BHS4. Il signore del reparto a cui ho chiesto consiglio, visto che ero indecisa tra questa e una HOOVER mi dice: ” bè…questa è BOSCH; è tedesca!”. Affermazione grazie alla quale ho deciso di prendere la HOOVER..che però non c’era in magazzino per cui…la Germania vince a tavolino.

Così: oltre a due cordless, una scopa elettrica, e 35 pacchi di pannolini che erano in offerta 😀 sono tornata a casa con molto soldi in meno..molte meno scuse per non passare l’aspirapolvere, un gran mal di piedi e manco 5 minuti di sole sulla mia testa.

Sono proprio masochista.

Ma tanto domani è domenica!

 Sandra

L’ameba

 mafalda

ufffffffffffff….

oggi ho dormito, ma non ho dormito;

ho pensato, ma non ho pensato poi molto;

ho letto, ma si può dire che non l’ho fatto;

una giornata persa…

…che spreco!

E intanto chi deve partire da Linate non parte perchè c’è nebbia.

E domani è lunedì, per dindirindina!

A.A.A. Messaggi positivi cercasi.

Please!!!

Sandra

La città del sole

Questa mattina c’era il sole.

Penombra; poi violenti raggi di sole che, per un istante, hanno fatto pensare ad una tiepida e clemente giornata di primavera.

La nebbia, che ieri avvolgeva tutta la città e rendeva i fatti di cronaca ancora più toccanti, era svanita.

Gli elicotteri continuano a volare sulle nostre teste, e ogni volta che le pale si avvicinano inevitabile pensare a chi questi ruomori li conosce da sempre, da quando è nato; e che forse troverebbe insopportabile, paradossalmente, una giornata senza.

Prigioniera in casa come agli arresti domiciliari senza ragione minima, oggi io, ma sono convinta anche tutti gli altri abitanti del quartiere, ho avvertito forte la possibilità di tentare qualcosa.

La polizia, dopo una notte infuocata (letteralmente) ha aperto dei varchi che consentono, facendo un pò di gimkane, di passare e uscire dal quartiere.

Uscire dal quartiere.

Superare quei limiti.

Per accorgerti che c’è elettricità nell’aria, ma anche tanta distanza.

Chi abita solo a 10 km da qui vede le immagini al tg e crede si tratti di kabul.

Lo facciamo tutti, no? Quando diventiamo testimoni, attraverso i media, di quanto accade altrove, magari ci chiediamo cosa si debba provare, come sia esseri lì, sul posto. Ma i nostri sforzi non possono in alcun modo avvicinarci alla realtà dei fatti. E, assurdo pensarlo, ma è così anche città per città. Da un quartiere all’altro.

Forse  i colpevoli siamo noi; per autodifesa preferiamo tenerci lontani e pensare che, anche questa volta, per fortuna, non riguarda noi. E anche io ci ho pensato molto prima di decidere se mostrarvi o meno delle foto di quanto sta succedendo a 200 mt da casa mia. Sono foto pubblicate su Repubblica.it, quindi nulla di inedito. Ma sono certa che molti di voi non le hanno guardate bene. O molti hanno preferito non vederle affatto. Eccole qui. Perchè mi vergogno di dove vivo, ma non trovo sia giusto.

4

2

3

1

 5

Pianura è un quartiere di Napoli; a 5 minuti da Fuorigrotta, la zona che accoglie lo stadio San Paolo.

Sandra

Booooooom!

Sentite io ci ho pensato, ma davvero non è che mi sia chiaro per quale motivo festeggiamo la fine di un altro anno, del tempo che passa.

I botti di fine anno…io li detesto! E abito pure a Napoli, dove pare che se non spari un fuoco d’artificio non è il 31 dicembre! Io in genere mi barrico in casa e aspetto che il casino passi, lasciando la consueta nebbia all’orizzonte che manco Milano all’alba!

E vogliamo parlare del masochismo di vivere le prime ore del nuovo anno imbottigliati nel traffico per raggiungere un qualche locale dove spendere un mare di soldi tra uno sbadiglio e l’altro??

Ok…non è da me questa stile polemico, è vero…ma dovevo riequilibrare un pò la mielosità dei post natalizi!!!

🙂

Ma vi assicuro che quanto ho scritto sopra è esattamente ciò che penso di questa notte.

Eppure mi piace l’idea del cenone, quello si. Non per magnà! Malpensanti! Ma perchè è una nuova scusa per riunirsi, che oggi come oggi, secondo me è sempre  una bella cosa, un segno di pace.

E domani?? Domani si comincia con un bel programmino di 3 ore che mi farà virtualmente stringere la mano a tutti voi che vorrete ascoltarmi.  E se non  ci sarete..e va bè…vi sapetterò il 2!!

Sandra

Pensierino triste

Non ho scritto al letterina a Babbo Natale…e la festa è passata..ma in epoca di condono magari riesco a fargli leggere al mia e farle avere un valore retroattivo…

La scriverò..ma intanto che prendo carta, penna e calamaio sottovoce gli anticipo che…spero tanto che questo 2008 mi riporti qualche amico che ho perso per strada…

Babbo, dammi una mano..

Sandra

Una nuova attesa

Sono sicura di essermi svegliata, questa mattina, consapevole che avrei potuto incastrare tutto, in quelle 16/17 ore che mi separavano dallo scoccare della mezzanotte: il Santo Natale!!

Solo che adesso, alle 14.06 vedo che la data è 28 dicembre 2007.

AAHAHAHAHAHHAHAHAHAHA!

E’ Natale già da 86 ore e 6 minuti!

E quindi tra 89 ore e 54 minuti diremo addio al 2007! (pregherei i lettori di evitare di rifare i calcoli sbugiardandomi per eventuali errori).

Auguri a tutti, allora!

Lo so, lo so, sarete alle prese con preparativi, fisici(?) e spirituali (??).

Soprattutto i più giovani in queste ore staranno pensando a come dare il benvenuto al nuovo anno; a come firmare la notte di san silvestro, per portarsi dietro, per tutti gli altri 365 giorni  ( il 2008 è un anno bisestile) il bello, il buono, l’entusiasmo, la positività.

Sotto sotto..mi auguro che qualcuno di voi il 31 dicembre scelga un festeggiamento sobrio e tranquillo…così da avere qualche speranza anche  io il 1° dell’anno!! Che voglio dire?

Che il 1° gennaio sarò eccezionalmente in onda dalle 10 alle 13 e mi piacerebbe avere un sacco di gente all’ascolto, a raccontarsi,a  raccontarmi, con una tazza di latte caldo in mano, magari da sotto le coperte, ognuno col proprio pigiamone. Non è escluso che io, sotto il mio cappotto, indosserò proprio il pigiamone caldo che, una volta finita la diretta, mi coccolerà finchè vorrà Morfeo.

Va bè dai..non mi faccio illusioni, ma io vi ho avvertiti.

Amici buon anno!

Sperando di essere ancora, sempre, tanto insieme.

Sandra

A chi..

“Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento.

Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono.

L’unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi.”

(C. Dickens)

*

*

*

…a chi proprio non sopporta queste feste

naaaaaaa

e a chi riesce a vederci qualcosa di buono

renna

A tutti voi, amici miei, Tenero Natale!

Sandra

Mamma c’ho l’ansia!

Si, accidenti! C’ho un’ansia dentro che non riesco a godermi quel che più mi piace, aiuto! 🙁

Lo so: Take it easy!

Ma non ci riesco!

Mi alzo la mattina col pensiero delle centinaia di cose che devo far stare nelle sole ore che ho a disposizione. E finisce, ovviamente, che qualcosa devo scartarla e lo scarto è sempre lo stesso!!

Oggi so che, finito il programma, prima delle 16 non riuscirò ad essere a casa, perchè il traffico è impazzito.

E in 4 ore, quelle che, grosso modo, restano disponibili prima che parta il diabolico meccanismo cena/serata/abbattimento, devo fare questo e quell’altro!!

E quel che più detesto è proprio questa sensazione di ansia che mi possiede.

Sigh..

Consigli accettansi.

Sandra

Flashback

18 dicembre 2006

 AMORE

“Cosa hai sentito finora del mondo attraverso l’acqua e la pelle tesa della pancia di mamma? Cosa ti hanno detto le tue orecchie imperfette delle nostre paure? Riusciremo a volerti senza pretendere, a guardarti senza riempire il tuo spazio di parole, inviti, divieti? Riusciremo ad accorgerci di te anche dai tuoi silenzi, a rispettare la tua crescita senza gravarla di sensi di colpa e di affanni? Riusciremo a stringerti senza che il nostro contatto sia richiesta spasmodica o ricatto d’affetto? Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni – segnali a volte sfacciati delle nostre assenze – ma di attenzioni. Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore. Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte. Perché il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possa giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da solo, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire vuoti, né pietire uno sguardo o un’ora d’amore. Impara a creare una vita dentro la tua vita e riempirla di fantasia. Adora la tua inquietudine finchè avrai forze e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, soprattutto i più pavidi e vulnerabili. Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio con curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva. Mi piacerebbe che la persona che più ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell’orizzonte. E tu allora porterai quell’amore sempre con te, nascosto nella tua tasca più intima.”

p. crepet

18 DICEMRE 2007

 sup

A ricordarmi che c’è una netta differenza tra quel che era ieri e quel che è oggi, ci sei tu. Ti guardo e capisco. Diversamente sarebbe davvero difficile. La maggior parte di noi vive la propria vita nel tentativo e nella speranza di fare qualcosa di grande. Quando è più “semplice” di quel che possa sembrare. Io ho lasciato un segno.

Bellissimo.

Sandra