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E rieccomi qui!

Con tutto al posto giusto, anche al voce! Non al 100% delle sue possibilità, ma ad un 70% che mi sonsente di lavorare discretamente e..parlare abbastanza 🙂

Questa settimana sarò in onda da sola: Marco è in ferie.

E’ strano, dopo che hai perso l’abitudine, riassaporare qualcosa che una volta era il tuo pane quotidiano. Vorrei fare mille cose, dire milioni di cose. Chissà se sentite quello che vi dico oltre le parole…

Amici, oggi mi sento ricca.

Sono ricca di un week end passato a tempo pieno con i miei due uomini. Oddio..un pò stanca lo sono…ma le mie pile sono cariche. Posso tutto. Quasi.

E vi abbraccio.

Sandra

Acciderbolina..

..piove di nuovo!

Come ha scritto qualche giorno fa una mia amica/collega: ” se avessi voluto la pioggia tutti  i giorni mi sarei trasferita a Londra!” Invece lei è a Roma e io a Napoli; entrambe città che portano la fama di essere baciate dal sole quasi 365 giorni l’anno. Spero, almeno, che quest’anno non dovremo sorbirci il solito allarme siccità.

Amici miei, pioggia a parte oggi mi sono svegliata con una voce terribile.Vorrei essere più precisa, vorrei saper dire esattamente che problema hanno le mie corde vocali oggi, perchè non è che la voce sia del tutto assente, ma non riesce a raggiungere tonalità alte e si spezza molto facilmente. Mi da fastidio che dopo 12 anni che lavoro con la voce non sappia nemmeno diagnosticare il genere di problema che ho.

Ma mi da ancor più fastidio svegliarmi un giorno e di punto in bianco trovarmi così! Non ha senso! Non ho preso freddo, non ho preso caldo, non ho lasciato i capelli bagnati, non ho urlato troppo, non mi sono ustionata la gola…

Riuscite ad immaginare che guaio sia avere questa voce qui? A parte che significa andare in onda come ora, ovvero con una voce che sembro mia zia di 70 anni, ma è molto molto difficile, se non impossibile, andare a registrare uno spot, cosa che faccio quotidianamente, e dargli un suono fresco, magari dinamico, allegro o molto giovanile. Insomma…sono forzatamente ferma per la maggior parte delle produzioni che faccio ogni giorno.

Oggi pomeriggio vado dal medico; fino a quel momento pregherò in ogni lingua che conosco affinchè sappia darmi una soluzione (latte e miele a parte) che possa aiutarmi ogni volta che incorro in questo problema..

Si accettano preghierine in coro.

Sandra

Bioritmo

Comincia questa nuova settimana e un articolo di oggi dice che questo è il giorno più deprimente dell’anno.

E’ uno dei tanti stupidi studi che ci attraggono per il loro essere “potabili”, facili da capire, popolari. Ma che spero sempre sia ridimensionato dal lettore. Un pò come per l’oroscopo: io ci credo finchè prevede per me cose positive, lo uso come incentivo; se prevede catastrofi o giorni mediocri, passo oltre. E comunque ci pensa la mia memoria, che resetta appena finito di leggere l’ultima parola.

Insomma: questo studio è inutile, soprattutto se poi, approfondendo, si legge che è stato sponsorizzato da una compagnia che propone viaggi miracolosi per la salute psicofisica.

Il giorno più deprimente dell’anno non esiste, ma esiste oggi.

Il mio è un pò…mmmm…mah…’nzomma….ufffffffffffff…..gnn…buh…

Domani andrà meglio.

Sandra

Nel mucchio

Ogni giorno, giuro, ogni giorno mi dico che riuscirò a ritagliarmi quei 5 minuti; in fondo non mi serve troppo tempo: 5 minuti. Ma speciali, perchè devo essere concentrata, magari con la musica giusta, devo prendere contatto con me e poi dopo, spero, con voi.

Un giorno riuscirò a scrivere in questo blog tutte le volte che vorrei.

L’ho scritto un pò di tempo fa, quando speravamo che il Sig. Dicembre rallentasse la sua corsa: non ho fatto bilanci nè mi sono caricata di buoni propositi. Eppure oggi, 16 gennaio, mi rendo conto che ho in ballo tante di quelle cose, tanti di quei progetti che, in realtà , mi porto dietro da quasi un anno, a volte anche molto di più, che mi sembra di soffocare.

Non lo so…a volte credo davvero di non farcela, perchè ovviamente nella bolgia di obiettivi da raggiungere ci sono quelli che mi viene più facile perseguire, mi stimolano anche, ed altri che, evidentemente, mi pesano di più e rimando. Il cumulo sembra non decrescere mai.

Ok..sono passati solo 16 giorni, direte, posso darmi tempo.

No..devo darmi una mossa. Perchè non è sano ristagnare. E gli impegni e i doveri si accumulano, quelli che restano sotto fanno la muffa. Poi succede che per ripulirli devi buttare giù tutto e…mettere ordine è un dovere in più.

Dai Sandra, corri, sbrigati. Fai questo scatto. Vola. Chè hai tante cose davanti a te e prima di metterle in cima al mucchio, devi almeno provarci..

Sandra

MIO e VOSTRO

Wow, grazie a tutti per i commenti e gli ottimi spunti di riflessione. Proprio una bella discussione.Uscita fuori da un pensiero non troppo esplicitato, ma che a questo punto sento di dover chiarire:MIA è mammma; non me la toccate, non fatela soffrire, chè è già così fragile, ha gli occhi tristi e il mio cuore piange spesso per lei; penso ai suoi giorni e mi convinco che non potrò mai essere grande come ha saputo essere lei.

MIO è Alessio; 2 anni che si collocano in una fase della mia vita che non è dentro e non è fuori. E’ una vita, nuova, tutta da scrivere; è il cuore che mi scoppia quando, scalzo e appena sveglio, mi corre incontro nel corridoio piagnucolando “mamma”; è il tempo fermo perchè i minuti non passano se penso a quanto riesco a perdermi guardando il suo viso;

MIO è Mauro; non credo saprei vedermi senza; è casa.

E poi, come scrive Chicca, MIE sono tante persone che, pur se non le vedo che una volta all’anno o non vedo più, mi hanno resa quella che sono. E ne ho incontrate varie di persone che mi hanno fatto capire cose importanti ed hanno orientato il mio percorso.Sono MIE, ma ognuna ha, o avrà la sua vita. Come io ho la mia. Ed io sono loro  e di nessuno.

Non ho mai soffocato nessuno, un pò illudendomi che così facendo nessuno avrebbe soffocato me. Non sempre è stato vero. Ma in ogni caso mai metterò le catene a nessuno, piuttosto darò una spinta verso il decollo. Dentro il mio cuore, però, nessuno può entrare e sono io che decido chi è MIO. E lo resterà.

Sandra

Mio

Ci pensate che non esiste niente di realmente nostro?

Qualcosa sembra di nostra vera e sola proprietà, in realtà ci è prestata per farne uso; alcuni sperano e provano a fare sì che sia buono.

Io ho bisogno di sentire MIE certe cose ma soprattutto certe persone, per quel che è possibile, ma poi so che dovrò fare i conti con la realtà di quelle persone, delle loro vite e del loro destino. Ma per favore, finchè è possibile, non mi toccate le MIE persone!

Ogni giorno è una prova. Ogni volta un percorso ad ostacoli. La differenza forse la fa l’atteggiamento, la predisposizione o la maldisposizione.

Pensiero così…

Sandra

Il mio calice alto…

…rivolto a tutto quel che vola via per lasciare spazio al nuovo.

Alzerò il calice in segno di rispetto e ringraziamento, berrò poco, come mia abitudine, ma mi prenderò qualche istante, mentre tutti gli altri si abbracceranno, perchè la mia mente voli dove il mio fisico non sarà.

Farò un salto a Lecce, a Torre del Greco, a Bari, nella provincia di Potenza ed in quella di Foggia, volerò fino all’ Argentina, per abbracciarvi un istante; poi tornerò a Napoli, dai  miei genitori, andrò a Roma, dall’altra metà della mia famiglia, sarò dai miei amici, e con qualcuno in particolare, stringerò mani, guarderò occhi, forse piangerò un pò perchè mi accorgerò che la mia voce, stanotte, non arriverà dove vorrei.

Così anche quest’anno mi sarò fatta fregare. Perchè questa non è poi una notte diversa dalle altre, il nostro tempo non cambia tra qualche ora; ma esistono poche, pochissime occasioni in cui tutto il mondo  prova contemporaneamente  ( fuso orario permettendo) sensazioni simili. Mi lascerò fregare anche questa volta. D’altronde io ormai lo so: il mio cuore non è fatto solo per battere.

Auguri a tutti voi.

E se domattina proprio non avrete voglia di dormire, vi aspetto in radio: sarò in onda a partire dalle 10.

Sandra

C’è bisogno di te

E adesso mio caro Gesù c’è bisogno di te, oggi che

qualcuno se ne va senza aver salutato,

qualcuno non verrà perchè la vita gli ha cambiato programma inavvertitamente,

c’è chi si è svegliato e guardando fuori ha notato che è ancora tutto uguale, il miracolo non è avvenuto,

quei rumori non sono fuochi d’artificio, ma fuochi sulla testa,

mi ricordo di te così poco e solo per chiederti aiuto,

qualche mamma si chiede se ha fatto bene il suo lavoro e qualche figlia pensa che non poteva fare meglio,

qualcuno non riesce proprio a volersi bene,

qualcuno non riesce proprio a non voler bene.

C’è bisogno di te, anche se lo so che ci sei già.

C’è bisogno di ascoltarti, per imparare a vivere, accettando quel che viene.

Io non sono molto brava ad accettare le cose con serenità. Quindi ho un gran lavoro da fare. Se mi dai una mano, questa volta prometto che mi impegno di più…

Sandra

Battute finali…

…di un anno che non mi viene molto facile definire.

Intanto sappiate che ho trascorso la Vigilia di Natale più bella che possa ricordare. Con quel pedale sempre accelerato che mi caratterizza nel mese di dicembre, la voglia di fare che mi manca in tante altre occasioni, l’entusiasmo bambino che poi proprio in un bambino ha chiuso il suo cerchio.

Ancora una volta: benvenuto Gesù bambino.

Quanto hai ragione, mio caro Gesù. Su tutto, non c’è che dire, ma senza alcun desiderio di avere risposte hai sen’zaltro ragione quando dici che i bambini sono la verità.

Io ho la fortuna di avere un bimbo che da poco ha compiuto due anni e questo è stato il suo primo Natale un pò più consapevole. Ha visto Babbo Natale, che, dato il sonno del cucciolo, è stato tanto generoso da passare da noi un pò prima della mezzanotte, e dopo ha personalizzato la classica processione facendo una corsa verso il mini presepe per collocare il bambinello. Ha fatto tutto con estrema naturalezza e rispetto, e non grazie ai genitori, visto che non abbiamo dedicato troppo tempo a spiegargli tutta la questione.

Insomma, per la prima volta non ho avvertito quel senso di strana delusione che provo sempre alla fine della Vigilia di Natale.

Il seguito, ovvero il nano influenzato ancora oggi, sono poca cosa, perchè il buon sapore è rimasto, intatto.

Alla fine di un anno i più ” spiritosi” dicono : “e pure quest’anno ce lo siamo tolti dalle p****!”

Ma perchè? Che fretta avete di lasciarvi alle spalle il vostro tempo? Non capisco…

E per i bilanci e i buoni propositi..aspetto ancora un pò. Non voglio sprecare il presente.

Sandra

I wish you…

natale

E ci siamo!

E’ già il 24. Il mio caro Signor Dicembre sta per vivere i suoi ultimi e più alti attimi. Ques’tanno, se lui è d’accordo, sarei dell’idea di  impegarci tutti affinchè resti in buona salute ancora fino al 31, visto che lo davo per spacciato già in data 25. Si, ho deciso che il bello non finisce tutto stasera. Ho deciso che se un bimbo che nasce, così piccolo è anche così immenso da riuscire, a distanza di millenni, a fare desiderare, contremporaneamente, a tutta l’umanità, la stessa cosa, allora io posso anche sforzarmi un pò per concentrare tutti i miei buoni sentimenti, la mia voglia di circondarmi e circondare gli altri di amore, non solo in questo giorno. Domani mi sveglierò e la magia proverò a portarmela dentro, anche perchè avrò bisogno di forza nuova per provare a vedere fin dove non sono mai riuscita a guardare.

Il mio Natale ideale prevede che il giorno 26 dicembre sia trascorso con tutte le persone importanti che esulano dall’ambito strettamente familiare; non l’ho mai vissuto così, ma il futuro potrebbe farmi questa sorpresa. Nel mio Natale ideale ci siete anche voi, Lina, Gio, Carmy, David, Gianmarco, Mary, Chicca, Braciola, Maurizio, Pino, Eleonora, Mamy,  gli amici invisibili e chiunque avessi dimenticato per errore.

Vi darei un orario per venire a casa mia e il tempo passerebbe veloce, perchè staremmo troppo bene io e voi.

Vi voglio bene, come voi ne volete a me. E spero che questo spazio resti anche per il nuovo anno il nostro angolo speciale.

Auguri a tutti, amici miei.

Sandra