Eppure non ho l’emicrania!

Ieri mattina non sapevo ancora come si sarebbe evoluta la giornata. Non sapevo che su di me e sulla mia casa sarebbe passato un esercito di carri armati senza pietà. Così, ignara e fiduciosa, inizio a spignattare, cucinare, infornare, lavare quintali di piatti e vassoi, apparecchiare,  attaccare palloncini, lavare pavimenti, balconi, finestre.

Ho iniziato alle 9 e ho tolto il grembiule da cucina con Babbo Natale alle 17.

Mezz’ora dopo sono arrivati i barbari.

Alle 18 la casa sembrava un campo di battaglia (persa).

Ora mi chiedo: ma non ero più furba se lasciavo che sfasciassero casa quando era già poco pulita e ordinata?

Ringrazio tutti per i molteplici regali fatti al nano, che nonostante la stanza grande ora entrati loro, usciamo noi;

ringrazio i vari vomitini accuratamente spalmati su ogni centimetro di casa, e io ho un corridoio lunghissimo;

grazie anche per gli omogeneizzati caduti sul pavimento della camera da letto;

e come dimenticare le numerose manate e ditate lasciate con sapienza su ogni parete colorata della casa?

Che gioia. Ogni volta che ne troverò uno (perchè ovviamente ne spuntano di nuovi quando meno te lo aspetti, quando ti stai rilassando)  ripenseremo al successone della festa del 2enne, che per dimostrare gratitudine ai suoi piccoli ospiti gli strappava ciocche di capelli che era un piacere.

Evviva! Grazie a tutti.

Prossima festa si fa in discoteca. Tra 16 anni.

Sandra

emm..veramente io…insomma..come dire…

…non ho ancora fatto il presepe 🙁 e non so se riusciò a farlo. Ora capisco che sia difficile comprendere come sia possibile che in un mese non sia riuscita eppure è così. Il fatto è che quando il nano alle 23 si addormenta credetemi..io proprio non ce la faccio a mettermi con chiodi, colla, sughero, muschio e compagnia bella…

Un pò mi sono rilassata anche perchè una capanna già fatta ce l’ho..e poi da qualche giorno ho anche un piccolo presepe naif che mi piace tanto. Insomma…alle brutte mi arrangio così 🙂

Che vergogna..lo so..

Sandra Fuffa.

2

18 dicembre 2006

Mi hanno detto di venire qui alle 7 del mattino ed aeccomi pronta, con questo canotto sulla pancia, e un sacco di gente con me; io che in certi momenti preferisco di gran lunga stare per i fatti miei. Non lo dico, perchè amo queste persone e  non vorrei mai ferirle, ma sotto sotto vorrei poter fare la conoscenza del mio cucciolo in tutta intimità.  Non ho proprio paura, ma un pò di agitazione forse. Non ho mai subito un intervento, questo è il primo e certo il dolore sarà largamente compensato dalle emozioni che proverò. Sono curiosa, trepidante..ma quando mi chiamano? Ah, ecco, non si libera la stanza, quindi devo aspettare, uffa. Fuori piove, qui si sta bene, ma tu, bimbo, stai bene lì dentro? Lo sai che tra un pò cambierà tutto? Fino ad oggi sentivi e vedevi il mondo solo attraverso di me; da oggi farai tutto coi tuoi occhi, le tue orecchie e poi le tue manine. Ti costruirai, senza nemmeno saperlo, uno spazio, tutto tuo, per sempre. Ti giuro che cercherò di essere una brava mamma, ma non lo so se ci riuscirò, lo spero…lo spero proprio…Ah ecco, mi chiamano. Ciao a tutti, io vado e..non lo so..ci vediamo dopo..io..vado..

Sembra un film eppure questo corridoio che  sto percorrendo verso la sala operatoria è davvero infinito. Eccomi qui, distesa, con una mano mi tengo la mascherina, l’altra è abbandonata su un tavolino, ho la flebo e vorrei  dormire, mi sento svenire ma va tutto bene, credo. Bimbo quando esci da lì? Sento..sento una cosa strana qui dalla pancia, ma ti stanno tirando via ora? Lo sento! Ti sento, tesoro, che forse dormivi, stavai al calduccio e questi signori ti portano via prima del dovuto. Sei fuori..lo so…e allora perchè non ti sento? Perchè non mi dicono niente? Eccoti! Un pianto debole e strozzato, ti appoggiano all a mia guancia, ma non riesco avederti e..ti portano via.

Resto qui distesa; non posso muovermi; per la prima volta dopo quasi 9 mesi sono sola e non ho nemmeno visto il volto di mio figlio. Sono qui, che voglio andare dalla mia famiglia e non so ancora che vedrò il mio bambino tra 3 giorni.

18 dicembre 2008

“Bonzonno papi, bonzonno mamma, coacciòne!”

” Amore! Auguri! E’ il tuo compleanno! Ma..non senti anche tu queste vocine? Ma..chi ti sta chiamando? Cucciolo…sono i tuoi amichetti, che ti chiamano dalla cucina, corriamo a vedere!”

Stamattina il mio tesoro è stato accolto da Titti, Winnie The Pooh, Bambi, Procione, Tino, Topolino, Pino, tutti seduti sul suo pacco regalo. E tra latte al cacao e giochi è iniziato il suo secondo compleanno.

Core de mamma..

Sandra

Le cose cambiano

Una volta andavo ad un concerto, che non era mai un concerto qualunque, ma uno importante, e per giorni mi rimbombavano in testa le note, negli occhi giravano i colori della scenografia; vivevo come una specie di sogno in cui le ore passavano ma io mi sentivo ancora lì, tra la gente a guardare quella persona sul palco che mi sono sempre chiesta…che proverà?

Oggi sono trascorsi due giorni dal concerto di Baglioni , in cui hoportato la mia mamma alla quale ho regalato il biglietto per Natale e non ho nemmeno speso due parole per questo evento.

Preciso che mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi; non era certo il mio primo concerto di Baglioni, ma non mi entusiasmava la location e poi, quel giorno, alle 6 del pomeriggio sognavo solo di andarmene a dormire per 83 ore di file. Insomma non ero proprio molto predisposta. Poi però Claudio ha fatto il miracolo e mi ha regalato quasi 3 ore nuove. Diverse. Aspettavo un’antologia della sua carriera e mi sono ritrovata ad una specie di anteprima che mi ha fatto sentire adolescente. Il futuro che scava nel passato. Un pò difficile da spiegare, ma improvvisamente avevo 16 anni.

A 2 minuti dalla fine del concerto, però, avevo di nuovo 33 anni, un nano che mi aspettava semi svenuto nel letto ed un marito che chiedeva riconoscenza per l’altruisico gesto di avermi lasciata andare al concerto senza cedere al desiderio di implorarmi di restare, consapevole che il nano lo avrebbe fatto a polpettine.

Le cose cambiano; non per forza in meglio o in peggio: cambiano e basta.

Notte, Sandra.

A.A.A. fiocco cercasi

Un pò delusa devo comunicare che ad oggi le firme per salvare il Signor Dicembre non sono abbastanza . Certo, abbiamo ancora un paio di settimane a disposizione, ma se sto zitta zitta mi sembra proprio di riuscire a sentire il respiro affannato di chi cammina cammina e non muove un passo, come su un tapis roulant.

Bè, mio caro Signor Dicembre, troverà sempre esilio a casa mia, nel caso stesse pensando di fuggire dalla Sua realtà.

Io intanto cerco fuori dalla finestra, dove il vento freddo è arrivato a dare un senso preciso ai termosifoni roventi delle 5 del pomeriggio. Finalmente è inverno anche qui e, dunque, il Natale può arrivare. Ma io cerco. Perchè magari non domani, non dopodomani, ma tra qualche giorno mi sveglierò e vedrò fiocchi che scendono giù a colorare di bianco la città.

Certo, vivendo a Napoli faccio prima a dormire un pò di più la notte e sognare di stare in Svizzera, ma a me i sogni ad occhi aperti piacciono così tanto…

Quasi quasi faccio un giro su Meteo.it 🙂

Sandra

Alla c. a.

del Sig. Dicembre.

Gentile mese di Dicembre,

da sempre sa quanto io la stimi, la agogni per i restanti 11 mesi dell’anno e la sostenga anche a costo di essere presa per una fanatica. Oggi sono qui a scriverLe nella speranza di  ricevere da parte Sua un gesto di riconoscenza nei miei confronti, ma diciamo pure di pietà!

Egregio Sig. Dicembre,

potrebbe, cortesemente, decelerare?

Oggi è già il Suo 5° giorno. Tenuto conto del fatto che lei finisce il 25, perchè i successivi 6 giorni si sa che sono esclusivamente un doloroso strascico che porta alle prime influenze, e agli infettivi buoni propositi sempre disattesi, potrebbe essere così cortese da scorrere un pochino più piano?

Mi creda, con tutta la buona volontà, non ce la faccio proprio a starLe dietro. Sarà che inizio ad avere una certa età, sarà che perdo qualche colpo, ma siccome non riesco a fare in un giorno tutto quel che dovrei secondo la mia tabella di marcia, il mio corpo, da solo, senza che io glielo abbia chiesto, ha deciso di recuperare tempo a suo modo: tenendomi sveglia di notte, all’alba, o ancora prima. Non so come spiegargli che è controproducente che mi alzi dal letto con una sola parola che mi gira in testa: BUONANOTTE ( che avevi pensato, eh??).

Insomma Dicè! Vacci piano, dai. Dammi tregua, metti la seconda e goditi il panorama.

Certa di un celere e positivo riscontro, porgo distini saluti.

P.S. domani sarà sabato: non facciamo come al solito che non faccio a in tempo a girarmi che è già lunedì, ok?

Sandra

Stupendamente normali

Durante la diretta di oggi Lina ha inviato un messaggio che faceva riferimento al post “Normale”. Lo riporto perchè è una stupenda citazione che era giusto condividere con tutti voi che leggete: 

“lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni”

 Paulo Coehlo

Spesso capita che abbiamo bisogno di prendere in prestito frasi di cantanti, scrittori, comunicatori, per dire cose profondamente nostre. Bè, questa frase di Coehlo la sento anche molto mia, che a volte mi sento “normale” in senso negativo, altre volte “normale, in senso positivo.

Perchè per me -NORMALE- non è un aparola da evitare, considerare dispregiativa o indice di inferiorità. Forse l’ho anche già scritto in un post di tanto tempo fa.

Siamo tutti stupendamente normali. E ogni tanto ci distinguiamo grazie alla nostra eccezionalità. Il bello è tuto lì…

Sandra

Giorni di neve

E’ quasi inverno, comincia una nuova giornata, magari un pò più grigia di ieri, ma c’è la neve e la luce si riflette. Gente che cammina, passi felpati sul manto bianco, tutto è calmo. Da qui i rumori si avvertono appena.

Poi una mano mi afferra e capovolge, poi di nuovo e di nuovo, mi gira la testa, è tutto confuso  e all’improvviso nevica.

palla di vetro/neve

Essere sereni, o almeno equilibrati nella propria quotidianità non è sempre facile; direi che il più delle volte è un vero e proprio lavoro. Io mi sto impegnando; forse non quanto potrei ma a piccoli passi provo a migliorare. Poi però le variabili intervengono e, come solo queste possono, senza preavviso, rimettono tutto in discussione. Era tutto in ordine, là, sulla mia scrivania: questa folata di vento ha sollevato anche carte che avevo diligentemente accumulato e dimenticato. Pure la polvere è in circolo. E non ho tanta voglia di rimettere a posto. Preferirei ridiscutere certe questioni e trovarvi conclusioni nuove. Tempi duri per il mio riposo notturno…

Quanto vorrei farmi una bella chiacchierata con un amico…

Sandra

ATTENTI A VOI!

 cappello babbo

A giorni aprirò il cantiere del mio presepino. Sono aperta a qualsiasi suggerimento o, addirittura, alla possibilità di realizzarlo in collaborazione virtuale con voi, amichetti belli. Alla fine dei lavori il presepe e i suoi creatori riceveranno in premio, anche se non ci saranno concorrenti a contrastare la scalata, un panettone con le impronte del nano impresse indelebilmente sulla glassa. Per gli amanti del pandoro è possibile, anche prevedere la sostituzione del dolce firmato.

Io mi prenoto per il Pandoro.

Parto con l’elenco del materiale che è in mio possesso attualmente.

  • sughero modello montagna (sapete..quello che serve a fare gli sfondi, le grotte..insomma tipo tronco d’albero). Quantità imprecisata, ma sufficiente per realizzare il presepe che, oh, che vi credete, sarà in miniatura!!
  • sughero piatto (i termini tecnici non li conosco! Intendo riferirmi a quello che si compra in fogli);
  • muschio (una busta);
  • 2 o 3 alberelli decorativi;
  • pastori di varie dimensioni, probabilmente da mandare in pensione perchè non è credibile un S. Giuseppe di 6 cm con un bambinello di 15;
  • bomboletta spray finta neve;
  • salumi (finti);
  • colla vinilica
  • quotidiani

Appena trovo quei 120 minuti per capire quale sarà la base del paesaggio..mi renderò conto di quel che manca.

Avanti con i suggerimenti 🙂

Sandra