Eppure non ho l’emicrania!
Ieri mattina non sapevo ancora come si sarebbe evoluta la giornata. Non sapevo che su di me e sulla mia casa sarebbe passato un esercito di carri armati senza pietà. Così, ignara e fiduciosa, inizio a spignattare, cucinare, infornare, lavare quintali di piatti e vassoi, apparecchiare, attaccare palloncini, lavare pavimenti, balconi, finestre.
Ho iniziato alle 9 e ho tolto il grembiule da cucina con Babbo Natale alle 17.
Mezz’ora dopo sono arrivati i barbari.
Alle 18 la casa sembrava un campo di battaglia (persa).
Ora mi chiedo: ma non ero più furba se lasciavo che sfasciassero casa quando era già poco pulita e ordinata?
Ringrazio tutti per i molteplici regali fatti al nano, che nonostante la stanza grande ora entrati loro, usciamo noi;
ringrazio i vari vomitini accuratamente spalmati su ogni centimetro di casa, e io ho un corridoio lunghissimo;
grazie anche per gli omogeneizzati caduti sul pavimento della camera da letto;
e come dimenticare le numerose manate e ditate lasciate con sapienza su ogni parete colorata della casa?
Che gioia. Ogni volta che ne troverò uno (perchè ovviamente ne spuntano di nuovi quando meno te lo aspetti, quando ti stai rilassando) ripenseremo al successone della festa del 2enne, che per dimostrare gratitudine ai suoi piccoli ospiti gli strappava ciocche di capelli che era un piacere.
Evviva! Grazie a tutti.
Prossima festa si fa in discoteca. Tra 16 anni.
Sandra